Rocco Cassandri ci segnala, la presentazione del libro su CEPRANO (FR) che si tiene oggi 29 febbraio alle 17.30 in via Alfieri, presso la sala comunale “Sandro Pertini” di Ceprano.
L’amico Rocco, ha partecipato alla stesura del volume i cui proventi andranno per la ristrutturazione di una Cappella ferrovia fatta edificare da Pio IX presso la stazione di Ceprano. Come è noto Ceprano era l’ultima stazione della Ferrovia Roma-Ceprano, di cui si è molto scritto per l’omonimo Ambulante Postale Pontificio, inoltre la Cappella rappresentava anche una sorta “simbolo religioso di confine”.
Come si evince dall’abstract qui di seguito la partecipazione di Rocco al volume è stata di carattere Storico Postale e quindi come CIFO abbiamo il piacere di segnare sia il Libro che l’evento.
LA COMUNICAZIONE POSTALE NELLO STATO PONTIFICIO
Come nasce e come si evolve la posta nei secoli? Un breve excursus per narrare la storia delle comunicazioni epistolari ed arrivare a descrivere l’attività dell’ufficio postale di Ceprano.
L’AMBULANTE ROMA-CEPRANO E LO SCAMBIO DELLA POSTA PER NAPOLI
La ferrovia Roma-Ceprano, inaugurata il 27 gennaio 1862, ha determinato cambiamenti epocali nel trasporto delle persone e delle merci utilizzando la forza motrice generata da macchine a vapore. Anche il trasporto della posta ha beneficiato di questa innovazione al punto che a, partire dal settembre dell’anno successivo, furono realizzati uffici postali mobili da vagoni ferroviari ed aggiunti ai treni che percorrevano la tratta Roma-Ceprano.
20 SETTEMBRE 1870 – L’AMBULANTE PONTIFICIO ROMA – CEPRANO DIVENTA ITALIANO
II 20 settembre 1870, con la “Breccia di Porta Pia” e con Roma capitale si ritiene conclusa
l’Unità d’Italia. Inevitabilmente anche la storia del nostro ambulante postale cambia diventando un tutt’uno con il gemello Isoletta-Napoli.
Roma, 12 febbraio 2020 – Poste Italiane come ogni anno celebra la Festa degli innamorati e dedica a San Valentino due cartoline filateliche, colorate ad animate, dove sono raffigurati alcuni tra i più importanti personaggi dei fumetti Disney già protagonisti di francobolli emessi recentemente.
Un’occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, desidera ricordare e festeggiare in modo originale una giornata speciale, facendo dono della cartolina al proprio partner o scrivendo e inviando un messaggio d’amore a chi è lontano.
Anche nell’epoca dei social network, Poste Italiane vuole quindi sostenere il valore della scrittura, scrivendo semplicemente una cartolina, un oggetto che rimane e che può essere custodito nel tempo.
Il prodotto filatelico può essere acquistato negli uffici postali con sportello filatelico e negli “Spazio Filatelia” di Torino, Milano, Genova, Trieste, Verona, Venezia, Firenze, Roma, Roma 1 e Napoli dove, nella giornata di venerdì 14 febbraio, saranno disponibili anche gli annulli speciali.
NOTA DELLA REDAZIONE-Incredibilmente riceviamo questo comunicato stampa di POSTE ITALIANE che annuncia l’uscita di un francobollo? Un intero postale? ……con ben 2 giorni di anticipo sulla data di messa in vendita? Che le lamentele di collezionisti, giornalisti, commercianti, Associazioni e Federazione abbiano avuto effetto? Giriamo al verso è scopriamo che si tratta di una semplice cartolina illustrata per prezzo di 40 cent che deve essere affrancata. L’uscita anticipata di ben 2 giorni è giustificata dal fatto che non si tratta di una emissione di una carta valori! L’oscurantismo continua e l’uscita anticipata è naturalmente dovuta al fatto che sarebbe diventata muffa se avesse seguito la procedura di una carta valori, le cui immagini come da prassi sono vietate prima del giorno di emissione.
Il Circolo filatelico numismatico Pistoiese ci informa che Sabato 15 e Domenica 16 Febbraio avrà luogo il convegno Pistoia expo 2020.
Il ricco programma prevede conferenze sul collezionismo e conferenze sulla storia, sull’arte e la cultura della città di Pistoia.
Tutti i dettagli del programma
Giovedì 13 Febbraio in Piazza Vittorio Veneto, 1 a Trieste, dalle ore 17,30 presso il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa ci sarà l’inaugurazione della
II Edizione di “GattoBolli” francobolli dal mondo.
Scarica l’invito
Vi ricordo che alle ore 24.00 di giovedì 20 febbraio scadrà l’asta preparata con materiale proveniente da rimanenze del fondo Giovanni Riggi di Numana.
• L’asta è riservata ai soci del C.I.F.O. che hanno rinnovato l’iscrizione per il 2020 entro la scadenza dell’asta.
• I lotti, che possono essere richiesti anche alla base, saranno aggiudicati al miglior offerente.
• Le offerte devono essere in multipli di euro.
• Non vi sono commissioni d’asta.
• A parità di offerte, il lotto verrà aggiudicato a chi ha inviato l’offerta per primo.
Le offerte devono essere inviate a: elisa.gardinazzi@gmail.com
Scarica il Regolamento ed il Catalogo d’Asta cliccando QUI
Buona Asta a tutti!
Elisa Gardinazzi
Sabato 4 Aprile p.v. Giuseppe Buffagni presenterà all’Accademia Militare di Modena – il suo ultimo libro dal titolo “Studio dei Saggi Prove e Francobolli del Ducato Estense”.
La presentazione si terrà Sabato 4 Aprile alle ore 11.00 presso il Palazzo Reale , uno dei più belli belli di Modena.
L’ingresso è libero ma è necessario registrarsi inviando nome e cognome indirizzo e telefono all’indirizzo email di seguito indicato buffagnig@tsc4.com per i doverosi controlli d’accesso all’Accademia Militare.
Ho il piacere di informare che il 1° Marzo prossimo venturo il Dottor Thomas Mathà Presidente dell’A.I.E.P. l’Associazione Internazionale di Esperti Filatelici, sarà gradito ospite presso l’Associazione Filatelico Numismatica Bolognese, per presentare in anteprima il suo ultimo lavoro dal titolo:
“I collegamenti postali dello Stato Pontificio con il Regno Lombardo Veneto“
Il suo intervento permetterà di prendere visione della collezione, ma soprattutto che i fogli saranno a disposizione dei Soci dell’AFNB che potranno apprezzare “de visu” i documenti originali oggetto della sua ricerca.
L’incontro è aperto a tutti non solo per i soci dell’AFNB, si terra’ a Bologna, in Via Corticella 147, presso Caserme Rosse.
Franco Laurenti – Presidente AFNB
Parte la settima edizione del Cifo@Net, esposizione filatelica virtuale, che si svolgerà dal 10 Maggio al 30 Agosto per le classi FIP di Storia postale classica, moderna, contemporanea e diacronica, di Filatelia tradizionale classica, moderna,contemporanea e diacronica e Classe Aperta (Open).
La partecipazione è aperta a collezionisti italiani e stranieri senza restrizione alcuna.
Mostra virtuale con doppia modalità, Competitiva e di Gradimento del pubblico.
La domanda di iscrizione dovrà pervenire entro il 30 Marzo, sarà inoltre possibile iscriversi
anche allo stand del CIFO durante MILANOFIL 2020.
Le collezioni possono essere sottoposte senza restrizioni, ossia con numero illimitato di fogli.
Verrà assegnato un Gran Premio Giovanni Riggi di Numana per la miglior collezione in assoluto ed il Gran Premio CIFO per la miglior collezione presentata a concorso dai soci del CIFO partecipanti alla competizione. Qualora fossero iscritte collezioni di giovani under 18, sarà attribuito anche il “Premio Giovani”
Inoltre le prime tre collezioni votate dal pubblico, indipendentemente dal risultato finale, riceveranno un premio speciale.
La premiazione avverrà in occasione della manifestazione in memoria di Giovanni Riggi di Numana che si terrà il primo Sabato d’Ottobre, (Sabato 3 Ottobre) presso la sala consiliare del Comune di Pecetto Torinese.
Per informazioni potete scrivere a Ketty Borgogno ketty.subalpina@gmail.com oppure a Giacomo Luppi jack061997@hotmail.it
Potete scaricare il regolamento qui CIFO@Net2020 Regolamento
E la domanda di iscrizione qui CIFONet2020 domanda iscrizione
Mercoledì 6 maggio 2020 presso la Royal Philatelic Society of Londra, 15 Abchurch Lane, Londra. EC4N 7BW
Si terrà un seminario aperto ai soci della Royal Philatelic Society sulle biblioteche filateliche internazionali.
• Professor Charles Oppenheim – relazione sulla visita presso la Robert Gordon University, in Scozia.
• Nicola Davies, Royal Philatelic Society London – La biblioteca e le strutture di ricerca dell’RPSL: un caso di studio sullo spostamento e la progettazione di una biblioteca.
• Ari Muhonen, Bibliotecario universitario dell’Università Jyväskylä, Finlandia – Un caso di studio sul ruolo di una biblioteca in un importante progetto di ricerca filatelica in Finlandia.
• Don Heller, Penn State University ed ex Trustee American Philatelic Research Library – Cronologia della letteratura filatelica, 1830-1875.
• Bruno Crevato-Selvaggi, Istituto di Studi Storici Postali – L’Istituto di Studi Storici Postali “Aldo Cecchi”. Storia, patrimonio, attività.
• Robert Gray, Collectors Club di New York – Cataloghi di aste filateliche: sfide e opportunità.
Tavola rotonda / carrellata delle giornate dei bibliotecari filatelici.
Presieduta da Scott Tiffney, direttore dei servizi informativi / bibliotecario presso la American Philatelic Research Library.
I posti sono limitati, l’ingresso è gratuito ed aperto a chiunque sia interessato all’argomento.
La prenotazione è essenziale tramite Eventbrite https://www.eventbrite.co.uk/e/international-philatelic-librariessymposium-biglietti-90349962169 o contattando Nicola Davies a daviesn@rpsl.org.uk.
Caro collezionista, il Gruppo di Modena mi ha suggerito di scrivere queste brevi considerazioni.
Inizio da un fatto a me accaduto: alcuni giorni fa un amico collezionista di Carpi mi ha “pregato” di telefonare all’Ufficio Postale di Modena per richiedere due foglietti che non era riuscito ad acquistare allo sportello filatelico.
Come promesso, ho telefonato e mi hanno informato che l’Ufficio Postale di Modena ne aveva ricevuti solo tre per le necessità di tutta la provincia.
Una ulteriore indagine mi ha convinto che non era possibile acquistare il foglietto in nessun ufficio postale malgrado ne fossero stati stampati 30.000 esemplari. Ma, se il foglietto proprio lo vuoi per completare la tua collezione, una possibilità c’è: lo puoi acquistare da alcuni commercianti alla modica cifra di € 200, anche se in un ufficio postale lo avresti pagato solo € 2,20. Alcuni commercianti ne sono stati abbondantemente provvisti, ma non altrettanto gli uffici postali.
In verità il Mise non ha disposto l’emissione di così pochi foglietti, infatti nel decreto si legge: “100.000 francobolli in foglietto”, poiché i francobolli sono 2, i foglietti sono 50.000, da questi, Poste Italiane ne ha però prelevati 30.000 soprastampando, di sua iniziativa, il numero progressivo ed inserendoli, sempre di sua iniziativa, in un libretto (non previsto nel decreto). Ecco che: 20.000 sono i foglietti intonsi, 30.000 quelli numerati da Poste ed inseriti nel libretto.
Amici collezionisti mi dicono che il foglietto avrà un valore di mercato superiore al Gronchi Rosa essendone stati stampati un numero inferiore. Mi sono permesso di obiettare che il Gronchi Rosa era stato emesso per affrancare le lettere, che fu utilizzato e che lo si trova usato, usato su busta, usato e ricoperto, insomma tutta un’altra storia.
La differenza tra un francobollo e un francobollo da collezione è proprio questa.
Il francobollo veniva emesso per essere utilizzato per il pagamento di una tassa, il suo numero era stimato essere sufficiente a far fronte alle affrancature e se risultava insufficiente, veniva ristampato.
Il francobollo da collezione viene invece emesso ad uso e consumo dei collezionisti, per tutti coloro che coltivano l’illusione che possa essere un bene rifugio, un investimento speculativo che li farà diventare ricchi. Prova ne è che oggi i vecchi francobolli “bene rifugio” stampati in milioni di esemplari, sono venduti nel mercato alla metà del loro valore facciale; non dice il vero chi sostiene che questo dipenda oggi dal minor numero di collezionisti, vero è invece che semplicemente ne erano stati stampati molti più di quelli che potevano essere utilizzati e che, quindi non erano un bene rifugio, né tanto meno speculativo.
Il Gruppo di Modena, nel suo ultimo incontro, (tanti i partecipanti!), ha cercato di approfondire e chiarire alcuni concetti che ritiene davvero importanti e, per questa ragione, li ripropone anche all’attenzione di tutti gli amici filatelisti.
Tema è “LA FILATELIA”, per intenderci, quella di quando il francobollo non era solo pietra preziosa da aggiungere alla collezione, ma era un pezzo che richiedeva innanzitutto impegno di studio oltre alla conoscenza della Storia e della realtà di quel Paese, non di rado lontano e sconosciuto ai più, e quindi, perché no, anche un investimento … in Cultura!.
Della sistematica e scrupolosa metodologia che i Diena, i Bolaffi , i Lichtenstein, i Burrus , i Tapling, i Caspary, i De Ferrary De La Renotiere applicavano allo studio, alla “CURA” della FILATELIA, non è rimasto quasi più nulla.
La MEMORIA del tempo ci ricorda che il collezionismo filatelico iniziò pochissimi anni dopo l’emissione del primo francobollo nel 1840, il famoso Penny Black. In pochi anni quasi tutti i Paesi del mondo emisero qualche francobollo per poter affrancare le proprie lettere, il collezionismo si diffuse a macchia d’olio e i collezionisti videro moltiplicarsi il loro numero Collezionisti che, quando non riuscivano a raccogliere pezzi originali, accoglievano in collezione anche un “Fac Simile“ o un “Faux”, falsi prodotti da falsari, ingrossando ed ingrassando le file dei Falsari.
Nell’‘800 si contavano più di centocinquanta falsari ed imitatori. La Filatelia doveva affrontare una grande “sfida”: riconoscere il vero dal falso, individuare quale fosse il pezzo originale e quale invece il pezzo imitato. Quale fosse la diversità che differenziava una stampa tipografica da una stampa litografica. Ma e tutti noi lo sappiamo bene, la filatelia era soprattutto conoscere il “francobollo” e saper distinguere un originale da un falso.
Alla fine dell’ottocento vennero stampati i primi cataloghi che, in trenta, quaranta pagine, avevano disegnati o impressi tutti i francobolli del mondo.
Quindi, riassumendo: lo Stato emetteva i francobolli per affrancare, i collezionisti li raccoglievano (in genere allo stato di usato) e li studiavano. Oggi invece percepiamo che forse le amministrazioni postali emettono francobolli “da collezione” solo a scopo commerciale e per esigenze di cassa o di bilancio.
Il francobollo è un investimento speculativo? Certo! Ma non per te amico collezionista.
Quando si stampano centinaia di francobolli in milioni di esemplari, come li si può propagandare e proporre alla maniera di un “piccolo investimento”? Questo ha danneggiato la filatelia moderna ed il collezionismo in Italia ed in Europa e compromette lo studio di quella classica.
Un utile suggerimento che possa guidarci per trovare una buona soluzione credo possa essere seguire il criterio adottato dal Catalogo dell’Yvert & Tellier che, nella sua pubblicazione dei “Les Classiques du monde” si ferma al 1940: tutti i francobolli del mondo fino al 1940 sono contenuti in un’unica pubblicazione. Potremmo così cominciare a dire che “la FILATELIA finisce Lì” e dopo …inizia invece “la filatelia”.
Allora potremo definire “CLASSICA” la Filatelia fino al ‘900, “MODERNA” dal 1900 al 1940, poi… forse… “filatelia da collezione”?
Il fermo-data 1940 non significa che tutto quello che era stato fatto fino ad allora sia stato adamantino. Nossignori. Appena colto il “business”, le amministrazioni postali si misero subito all’opera per emettere un alto numero di francobolli alcuni dei quali a valori facciali “inverosimili” perché tanto servivano unicamente per raggranellare soldi e non certo per affrancare lettere. Il mercato comunque riusciva ad assorbire il tutto discretamente. Oggi il mercato non è più in grado di assicurare questo e, quindi se si continua a percorrere questa strada si danneggia la filatelia.
Naturalmente ciascuno è libero di collezionare ciò che vuole e di spendere i suoi denari come e dove meglio crede, ma non può pensare che la “FILATELIA” possa includere tutto, figurine comprese, il FRANCOBOLLO è cosa ben diversa, esso serviva per affrancare le corrispondenze, mentre oggi la lettera, la cartolina, la circolare, sono state sostituite da una comunicazione molto più immediata: i social, la mail, la pec. Al contrario, quella postale ha il freno a mano tirato tanto è verosimile che se il primo giorno di villeggiatura, vi inviate una cartolina ricordo, molto probabilmente rientrerete in giusto tempo per ritirarla direttamente dalle mani del postino, rammentando sempre in quale giorno della settimana svolga il suo turno di servizio nella vostra strada, l’annullo poi che troverete, non è più un bollo-ricordo, quello che richiamerà alla vostra memoria il nome della Città o del Paese che avete visitato.
Comunque, conservate la cartolina affrancata, perché già oggi è raro gioiello trovarne una.
È nostro desiderio provocare un dibattito, avviare una discussione con tutti voi collezionisti. È necessario individuare insieme una definizione odierna di FILATELIA, precisarne i requisiti, dobbiamo investire tutti insieme in CULTURA FILATELICA, non crediamo che occorre essere geni o professori, serve solo interesse, passione, ricerca, perché l’”Hobby dei Re” diventi facilmente anche il nostro “Hobby”.
Giuseppe Buffagni per il Gruppo di Modena
Articolo pubblicato in data odierna dal Postalista