Ecco a voi, quello che potrebbe essere il nuovo valore da 70 centesimi di futura emissione, usato oggi secondo la nostra ricostruzione a computer. Come abbiamo avuto modo di segnalare, il cambio tariffario richiederà sicuramente l’emissione di nuovi valori per far fronte agli usi più comuni come ad esempio le lettere primo e secondo porto per l’interno e primo porto per l’estero, rispettivamente 70 centesimi ed 1,90 € e da 85 centesimi, oltre probabilmente ad un valore frazionario da 50 centesimi per combinare le tariffe dei porti maggiori che potranno impiegare il valore da 2,00 € e senza dimenticare un valore da 3,60 € per la raccomandata prima porto per l’interno. Ora la domanda che mi sono posto in questi giorni: saranno emessi nuovi valori della serie di Posta Ordinaria o visto il cambio tariffario che rende inutili gli attuali valori, verrà pensata una nuova serie ordinaria? L’emissione di una nuova serie ordinaria, potrebbe essere ben vista da tutti gli attori in gioco: l’IPZS che deve da un lato riuscire a proporre nuove soluzioni di stampa che evitino una falsificazione così copiosa come mai è avvenuta nella storia recente, le Poste Italiane per il danno subito dalla falsificazione, il sistema politico che non ha mai amato a fondo queste lettere in volo, soprannominati dai filatelisti “la serie degli aquiloni”. Visto i tempi di gestazione dell’ultima serie ordinaria di Posta italiana (ca. tre anni) non ci stupiremmo che vengano emessi francobolli della serie in corso ma che l’IPZS adotti qualche nuovo accorgimento nella stampa, come ad esempio l’uso di vernici metalliche cangianti sul tipo di quelle impiegate per i valori di piccolo taglio 5-10-20 centesimi e/o l’impiego una microscrittura più sofisticata con un immagine in profondità “tridimensionale” o a più colori che risulti alla visione su piani visivi differenti, tutte queste sono naturalmente ipotesi basate su considerazioni di buon senso. Una nuova serie ordinaria, potrebbe essere anche lasciata al nuovo governo anche in previsione dell’Expo del 2015; oggi come non mai, il sistema politico ha la necessità di dare un nuovo senso comune alla nazione anche attraverso queste piccoli spot pubblicitari che sono i francobolli. Una nuova serie ordinaria, non potrà essere riproposta con francobolli tutti uguali, ma dovrebbe richiamarsi al senso delle regioni o dei luoghi storici che differenziano il nostro paese, ma lo uniscono nel senso dell’arte e della cultura, come avvenne per la serie dell’Italia al Lavoro o quella sui Castelli. Lasciandovi con questo dubbio, rinnovo i miei migliori auguri di un 2013 sereno in famiglia e ricco di nuove scoperte filateliche. Claudio Ernesto Manzati
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