Lettera aperta di Giuseppe Buffagni circolata da “Il Postalista” e disponibile nella pagina dedicata a “La sentenza del 22 Febbraio”
Buongiorno a tutti, dopo un lungo, almeno per me, silenzio, desidero intervenire brevemente sull’articolo scritto dall’ottimo Avvocato Ducci. Apprezzo molto tutti questi interventi di Avvocati che danno il loro contributo e che comunque forniscono informazioni importanti al nostro fine.
Il punto è infatti solo questo. Riuscire a portare a casa in tempi il più breve possibile un risultato. Non sono in grado e non voglio cimentarmi in una lunga dissertazione di quali siano leggi od articoli o sentenze alle quali ci possiamo allacciare per cercare di difenderci. Dopo avere ragionato lungamente con avvocati ma soprattutto con persone con passate esperienze in materia io sarei giunto a queste conclusioni che in parte molti di voi conoscono già.
Vero che c’è stata una sentenza in cui un commerciante è stato assolto. Vero che aspettiamo un appello per vedere se c’è la possibilità che un altro commerciante venga assolto almeno in appello. Ma è altrettanto vero che noi non stiamo cercando il modo di farci assolvere ma solo quello molto più semplice di non farci processare, ovvero di non farci sequestrare il materiale per poi subire un processo, per poi attendere dopo anni una sentenza, per poi eventualmente affrontare un appello e poi… cassazione e quant’altro, il tutto con spese enormi. Con danni materiali e morali enormi per noi, la nostra famiglia e quelli tutti che ci stanno vicini e ci incoraggiano come se fossimo già dei potenziali detenuti da tradurre in un carcere a scontare chissà quali orrendi crimini.
Questo è il nostro scopo. Solo questo e sia chiaro.
Inutile che ripeta ancora una volta che lo Stato ha venduto o regalato per 150 anni questo materiale che noi collezioniamo e che abbiamo regolarmente comperato. Questo, come vedete non c’entra nulla con altre leggi riguardanti i beni culturali o i beni archeologici o quadri o libri. Questo è un caso a sé, del tutto particolare in quanto lo Stato non ha mai venduto per anni libri o quadri etc. etc. quindi non ha niente a che vedere con tutto il resto anche se per tante leggi sui beni culturali o di interesse pubblico troppe volte si è fatto un gran minestrone e ci si è buttato dentro tutto e di tutto. Le lettere dal lontano 1871, come dimostrato, sono state sdemanializzate dallo Stato, per fare spazio o cassa, questo non importa. Quello che conta è che adesso lo Stato non può venirsele a riprendersele sequestrandole e processandoci.
Quello che è stato sottratto illegalmente ovviamente è dello Stato. Ma deve essere lo Stato a dimostrare l’onere della prova. E avrebbe dovuto essere compito degli archivisti fare degli elenchi dettagliati e delle denunce per sottrazioni, altrettanto dettagliate, in modo da poter individuare subito l’oggetto del furto. Se non sono stati in grado di farlo per qualsivoglia ragione è colpa (proprio colpa) loro che sono pagati anche per questo. Chiamiamola negligenza, oppure scarsa attenzione, oppure mancata custodia (???!!!).
È a questo punto che si inserisce nel nostro discorso il ribaltamento dell’onere della prova. Ovvero, lo Stato non sa cosa è stato sottratto (e come detto non certo per colpa nostra) e quindi visto che ha venduto o regalato centinaia di milioni di lettere, afferma (arbitrariamente e anche direi stupidamente) che tutto è Demanio e quindi siamo noi a dover documentare che non abbiamo rubato in quanto siamo in possesso di beni demaniali. È su questo punto che dobbiamo muoverci. Far capire che questo modo di procedere è illegale, assurdo ed illogico.
Come fare????????
Il suggerimento dato è attraverso una campagna giornalistica e televisiva mirata a sensibilizzare tutti e dico tutti. A questo punto si può sperare che qualcuno cominci a capire che siamo con le nostre famiglie qualche milione di persone e quindi interessanti quando si vota (se un giorno si voterà). Nel frattempo che avvenga questo miracolo, come possiamo comportarci? Il suggerimento dato lo sapete già tutti: DIFFIDA.
Si è deciso ora di attendere per vedere cosa succederà a settembre. Bene aspettiamo. Poi ci sarà da prendere delle decisioni…
Cordiali saluti a tutti Giuseppe Buffagni
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