MiBACT








Carissimi Associati ed amici della Storia Postale,
martedì 18 luglio p.v. una delegazione guidata dal Sen. Carlo Amedeo Giovanardi – Presidente dell’Associazione degli amici della Filatelia della Camera e Senato della Repubblica Italiana, presenti oltre a Giuseppe Buffagni, Coordinatore del Gruppo Spontaneo di Modena e Studioso di Storia Postale del Ducato di Modena, ed allo scrivente, anche il Dott. Fabio Bonacina – Presidente dell’Unione della Stampa Filatelica Italiana, il Dott. Andrea Mulinacci – Vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Professionisti Filatelisti, Silvano Sorani – Presidente dell’Associazione Periti Filatelici Italiani Professionisti, il Dott. Giovanni Valentinotti Studioso di Storia Postale ed il Dott. Emilio Simonazzi in rappresentanza della FSFI; incontrerà il Dr. Gino Famiglietti, presso la Direzione Generale degli Archivi di Stato a Roma.

L’incontro fortemente voluto dall’Ing. Piero Macrelli – Presidente della Federazione tra le Società Filateliche Italiane, durante l’incontro a Veronafil del 20 maggio u.s. di cui vi avevo dato ampio dettaglio, ha lo scopo di porre in evidenza le legittime istanze dei collezionisti, ma soprattutto capire se il Dr. Gino Famiglietti, Direttore Generale al MiBACT, abbia compreso l’abuso che alcuni conservatori ai beni culturali hanno fatto, non tenendo in considerazione lo spoglio del materiale d’archivio, svolta su richiesta dello stato sin da fine del XIX° secolo e quindi determinando l’avvio di indagini giudiziarie e procedure giudiziali.

Preso atto dell’interesse da parte della Direzione Generale di voler affrontare e risolvere l’annosa questione che si protrae da anni, sarà opportuno capire se la Direzione Generale sia anche in grado di governare il comportamento dei funzionari sul territorio che per quanto accaduto sembra non essere del tutto lineare.

In assenza di una presa d’atto di buona volontà, anche in considerazione di una ultima sentenza favorevole al commerciante Alberto Coda Canati (vedasi l’allegato qui di seguito) nella quale il Giudice Dr.ssa Giulia Casalegno ha pienamente riconosciuto nella sua sentenza, la validità dei documenti a noi ben noti, che legittimano la proprietà di documenti postali da parte dei collezionisti; il passo successivo come proposto dall’Ing. Piero Macrelli nell’incontro di Verona, non potrà che essere quello di una formale denuncia nei confronti dei Sovraintendenti Regionali ai Beni Culturali:

L’auspicio e naturalmente quello di evitare un braccio di forza ed il ricorso alla magistratura da parte delle Associazioni Filateliche, ma si trovi una linea guida che permetta ai collezionisti ed agli studiosi di storia postale, di non doversi sentire trattati alla stregua di delinquenti comuni, ed eviti il ricorso ad una ulteriore legge che non serve, basta applicare le attuali con buon senso.
www
Dott. Claudio Ernesto Manzati
Presidente
COLLEZIONISTI ITALIANI di FRANCOBOLLI ORDINARI

Membro dell’Accadémie Europeene de Philatélie
Membro del Collectors Club of New York
Membro della Royal Philatelic Society of London
Membro del DASV Deutschen Altbriefsammler-Verein e.V.
Iscritto nei quadri dell’AJEP L’Associazione Europea dei Giornalisti Filatelici


Scarica il pdf della Sentenza Coda Canati, cliccando QUI

Invia un tuo commento

You must be logged in to post a comment.