Il 15 dicembre pv alle ore 9.00 si terrà presso il MISE, Palazzo Piacentini in Via Veneto a Roma, a cura del Polo Culturale del Ministero, una conferenza dal titolo: ” Posta Telegrafi e Intelligence nella Grande Guerra ” a chiusura degli incontri dedicati alla Prima Guerra Mondiale voluti dal Polo Culturale.
Nel Convegno “Poste, Telegrafi e Intelligence nella Grande Guerra” saranno trattati gli aspetti legati alla comunicazione durante il conflitto con particolare attenzione all’Organizzazione postale militare chiamata ad assolvere un servizio essenziale per i Combattenti e per il Paese. Saranno trattate le varie interconnessioni tra Posta, Censura, Intelligence e Propaganda, che sono una delle conseguenza talvolta amare e sgradevoli, ma imposte nell’aspra lotta della comunicazione e dell’informazione sviluppatasi in parallelo a quella combattuta sui campi di battaglia. Questo Convegno chiude la serie di eventi sul tema della Comunicazione nella Grande Guerra organizzata dal Polo culturale del MISE, in concomitanza con la Mostra sullo stesso argomento, ancora aperta presso il Museo storico della Comunicazione e ha lo scopo di aggiungere un ulteriore tassello al vasto panorama delineato nei precedenti due Convegni centrati sulle Telecomunicazioni e sull’Intelligence.. La Posta militare assume durante il Primo conflitto mondiale una funzione essenziale per il morale delle truppe, come testimoniano i miliardi di corrispondenze scambiate tra il Fronte e il Paese, unico mezzo di vicinanza della famiglia e delle amicizie. La primaria importanza della Posta è riconosciuta fin dai primi mesi del conflitto, quando in un timbro apposto sulla corrispondenza militare si legge: “La Posta oggi e sacrosanta”. La corrispondenza costituisce, inoltre, un insostituibile strumento nella mani dell’Intelligence per controllare il morale delle Forze Armate e del Paese, ma anche per verificare che informazioni di carattere militare utili al nemico non vengano indebitamente diffuse, oltre che per occultare il vero stato d’animo dei Soldati e della Popolazione. In tal senso la censura assume un ruolo pervasivo nella vita di milioni di cittadini mobilitati al fronte e delle loro famiglie, spronando spesso gli uni e gli altri ad inventare gli stratagemmi più ingegnosi per eluderla e potersi così raccontare la verità sulle reali condizioni di vita in trincea e nel Paese. Nell’ambito della corrispondenza postale e telegrafica internazionale, le attività censorie sono applicate sia dai belligeranti per lottare contro le organizzazioni spionistiche, sia da parte dell’Intesa per isolare gli Imperi centrali rispetto al resto del mondo
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