Inserito 28-12-2013
Argomento: (News) by info@cifo.eu

TabellaFinale Questo articolo è stato ripreso dal sito di repubblica economia. Non vi nascondo che mi si sono rizzati i capelli in capo alla sola lettura del titolo. Mi sono detto: ma come li hanno aumentati, e non di poco, all’inizio di quest’anno e di nuovo ci risiamo? Poi dopo aver proseguito la lettura mi sono un po’ ripreso. Leggendo il seguito ci si tranquillizza, si fa per dire, perché agli aumenti dei costi delle spedizioni postali ci siamo ormai abituati, almeno una volta l’anno aumenta qualche voce. C’è da dire però che i costi per gli invii più comuni (lettera semplice e raccomandate) hanno in genere qualche anno di vita. Questa volta sembra che invece i prezzi attuali potrebbero durare poco. La cosa più strabiliante è che nella attuale situazione di pesante crisi economica, ci si aspetterebbe che Poste Italiane fosse un po’ più attenta agli aumenti, ma evidentemente non è così, le regole sono ben altre: la diminuzione costante degli invii postali in tutto l’Occidente e chi sa quale altro motivo di programmazione. Certamente i consumatori non sono tra le voci di maggiore attenzione.

L’autorità dà via libera a Poste italiane che potrà far salire il costo di invio di una lettera dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi entro il 2016. Aumento del 50% per le raccomandate da 3,60 a 5,40 euro

ROMA – Aumento del 35% per le lettere e del 50% delle raccomandate entro il 2016. L’Agcom ha dato il via libera all’aumento delle tariffe praticate da Poste Italiane: il costo per spedire una lettera potrà salire dagli attuali 70 centesimi sino a 95 centesimi, mentre una raccomandata potrà salire dai 3,60 euro attuali fino a 5,40 euro. Il disco verde a possibili aumenti (non obbligatori) delle tariffe è arrivato in questi giorni dall’Autorità per la Garanzia nelle Comunicazioni con un complesso provvedimento che stabilisce appunto che “Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo delle posta prioritaria relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 0,95 euro/invio, entro il 2016”. E ancora: “Poste Italiane ha facoltà di incrementare il prezzo della Posta Raccomandata relativa alla prima fascia di peso (0-20 grammi), fino a 5,40 euro/invio, entro il 2016”. L’Autorità fissa però dei paletti temporali e l’eventuale aumento potrà avvenire solo gradualmente: qualora Poste Italiane decidesse di avvalersi della facoltà di aumentare i prezzi prevista dalla delibera, dovrà programmare “gli incrementi di prezzo in non meno di due distinte variazioni, ciascuna delle quali non superiore al 60% dell’incremento di prezzo complessivo, avente efficacia almeno annuale”. Nicola Luciano Cipriani

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