Inserito 26-07-2013
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CFOHighDefinitionSIGNIFICATO DELLE FIRME DEI PERITI FILATELICI IN RELAZIONE AL MODO IN CUI VENGONO APPOSTE SUGLI OGGETTI POSTALI
Concluse positivamente tutte le procedure previste dallo Statuto, che hanno comportato l’elaborazione progressiva collettiva, e quindi la totale e qualificata condivisione del testo e dei contenuti, da parte dei Soci, sentito il parere dei Sostenitori, il Club della Filatelia d’Oro Italiana è pervenuto all’emissione del seguente INVITO che si allega al presente comunicato e che è altresì visibile nel sito sociale www.clubfilateliaoro.it Da qualche tempo riceviamo dai Soci del Club e da numerosi collezionisti, richieste per una iniziativa di chiarimento in merito al significato delle firme apposte dai Periti filatelici italiani sugli oggetti postali all’atto delle loro perizie e più precisamente sul loro significato in relazione al modo in cui queste sono posizionate. È risaputo che l’apposizione di firma in un certo modo o in un certo punto piuttosto che in un altro, è conseguenza della valutazione da parte del Perito, di un diverso status dell’oggetto periziato, status strettamente correlato ad una notevole differenza di qualità e quindi di valore dell’oggetto stesso. Trattandosi di francobolli, ad esempio, l’apposizione della firma indica se si tratti di esemplare perfetto, con gomma integra originale, oppure linguellato o senza gomma o ancora usato o usato di favore oppure difettoso. Nel caso di documenti postali, la firma può indicare solo la loro originalità e/o la loro integrità oppure la perfezione di tutti o solo di alcuni francobolli che ne compongono l’affrancatura. Sempre in tema di perizia di documenti postali, la firma talvolta è apposta nei pressi dell’annullamento per indicare la particolare rarità di questo rispetto al francobollo, senza che venga precisato se quest’ultimo sia difettoso o meno. Poiché la corretta conoscenza di tutti questi elementi è fondamentale per i collezionisti sia all’atto dell’acquisto che della futura vendita, invitiamo tutti i periti singolarmente e le due Associazioni di categoria (APFIP e CNPFI) a regolamentare la materia al fine di stabilire e porre in uso un codice univoco di apposizione della firma tra tutti i periti italiani. Invitiamo altresì le due Associazioni e i singoli Periti, a rendere noto attraverso i mezzi più opportuni e con un opuscolo divulgativo, il metodo di apposizione della firma ed il correlato significato, condiviso da tutti. In attesa della definizione di uno standard univoco, invitiamo tutti i Periti a stampare al retro dei loro certificati il metodo adottato e a far seguire dall’anno la loro firma per confermare l’apposizione secondo i dettami del nuovo criterio. L’adozione di questa condivisa metodologia permetterebbe di fare maggiore chiarezza sui criteri adottati per le perizie e le certificazioni di francobolli e oggetti filatelici in genere, e faciliterebbe la comprensione delle caratteristiche degli oggetti periziati anche ad un pubblico di non addetti al settore e di collezionisti neofiti o meno esperti. Ci auguriamo quindi che un regolamento unitario per l’apposizione della firma peritale possa essere introdotto al più presto, non solo per tutelare nel miglior modo possibile i collezionisti ma anche a salvaguardia della professionalità e della autorevolezza di tutta la Categoria dei Periti filatelici italiani. Confidiamo altresì che il metodo identificato sia condiviso dalla due Associazioni esistenti e dai Periti non iscritti a queste. Auspichiamo infine che le suddette Associazioni si facciano promotrici di un simile intervento chiarificatore, in sede internazionale.
COMUNICATO STAMPA – Club della Filatelia d’Oro Italiana

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