Pubblicato il 21-07-2017
Argomento: (News) di info@cifo.eu

MiBACT20170718Negli ultimi due giorni, ovvero immediatamente dopo l’incontro del 18 luglio u.s. al MiBACT, il web è stato oggetto di una tempesta di email di sostegno o di insoddisfazione sulle comunicazioni ufficiali dei partecipanti all’incontro, da parte di chi non era presente e che comunque considerata l’importanza dell’argomento, ha voluto contribuire con idee, proposte o anche con critiche per un mancato immediato risultato.

Qui di seguito Vi allego i comunicati dei partecipanti all’incontro che hanno, come potrete apprezzare avuto anche loro percezioni differenti sul risultato dell’incontro.

  • Leggi il punto di vista di Fabio Bonacina Presidente dell’USFI, cliccando QUI
  • Leggi il punto di vista di Giuseppe Buffagli Coordinatore del Gruppo Spontaneo di Modena, cliccando QUI
  • Leggi il punto di vista di Piero Macrelli Presidente FSFI, cliccando QUI
  • Leggi il punto di vista di Claudio Ernesto Manzati Presidente CIFO, cliccando QUI
  • Leggi il punto di vista di Giovanni Valentinotti, Commerciante e Presidente Associazione Archeologica di Lugo, cliccando QUI

  • Credo personalmente che il messaggio inviato da Carlo Giovanardi sopra la “tempesta mediatica” dia pienamente il senso di quanto accaduto, Vi riporto qui di seguito il testo:

    Email inviato il 19 luglio 2017
    Mia opinione: hanno ragione quelli che hanno visto un bicchiere mezzo vuoto; hanno ragione quelli che hanno visto un bicchiere mezzo pieno. Di sicuro c’era il bicchiere!
    Solo a settembre sapremo se si riempirà del tutto, ed allora brinderemo, o si svuoterà del tutto, ed allora combatteremo!
    Intanto buone vacanze a tutti!
    Carlo Amedeo Giovanardi


    Dopo questa email, ed aver letto gli scambi di email, ho riflettuto e la mattina successiva (ieri 20 luglio) ho scritto al Dr. Gino Famiglietti, qui di seguito il testo che oggi condivido con voi. Claudio Ernesto Manzati

    Ill.mo Dr. Famiglietti,
    le volevo rivolgere a nome dei miei associati del CIFO e più in generale di tutti gli amanti e studiosi della Storia Postale, un grazie di cuore per la sua disponibilità a cercare dopo tanti anni di affrontare e risolvere una situazione che sta veramente a cuore soprattutto dei collezionisti.

    La ragione è che i collezionisti si sentono attraverso l’azione si sequestro promossa dai sovraintendenti e quindi l’inevitabile ricorso della magistratura, trattati come delinquenti comuni con conseguenze economiche e personali che può ben capire disincentivano nel continuare a promuovere lo studio della Storia Postale.

    Mentre può ben comprende che per i collezionisti l’aspettativa è differente in quanto ritengono, che lo Stato debba riconoscerli come benemeriti, per il tempo ed i soldi che dedicano e perché attraverso il loro lavoro hanno salvato dallo spoglio degli archivi e quindi dal macero la Storia Postale d’Italia.

    Il materiale attraverso la loro catalogazione è fruibile a tutti i cittadini italiani che ne possono godere attraverso le mostre filateliche, i convegni ed i seminari che vengono offerti; anche ai non iscritti al circolo o associazione, che ha promosso l’incontro.

    Ma anche attraverso la pubblicazione di articoli su riviste specializzate o la stampa di libri di cui lei ne ha avuto un esempio con la consegna del volume de “La Storia della Posta in Italia dall’antichità al terzo millennio” e lo studio su “La sovrastampa di Teramo”. Come tutti i libri filatelici pubblicati, hanno come scopo principale quello divulgativo e non economico.

    Qui di seguito, troverà i post pubblicati, negli ultimi giorni sul sito dell’associazione www.cifo.eu che rappresento, ed una nota del Senatore Giovanardi che fa seguito alle decine di email che dopo l’incontro di martedì si sono state scambiati tra collezionisti.

    Concludo invitandola a ripensare al punto che di fatto ancora divide il pensiero della Direzione Generale Archivi dal mondo del collezionismo Storico Postale, il fatto che la prova della leicità del possesso di un documento, secondo l’interpretazione corrente spetterebbe ai collezionisti; mentre da parte loro, ritengono che non debba essere così, a meno che non sia stato oggetto di furto con chiara denuncia, dando per assodato che il materiale in possesso dei collezionisti sia entrato nel circuito di acquisto/scambio attraverso lo spoglio degli archivi promosso dallo Stato.

    In questo come le ha indicato il dr. Buffagni del Gruppo Spontaneo di Modena, nel trentino nella legge che tutela il bene Demaniale degli Archivi di Stato è stata inserita una frase che recita….”purchè siano presenti negli archivi”.

    Questa frase di fatto, sana la situazione ambigua sullo spoglio degli archivi, a meno che non vi sia stato un furto dagli archivi accertato e denunciato; questa frase inoltre pone in essere una situazione differente trattamento i cittadini, da parte degli organi dello Stato su questa materia su cui riflettere!

    Lei ha indicato che il suo dovere istituzionale e quello di difendere il Patrimonio dello Stato per 60 milioni di cittadini, i collezionisti le dicono che da decenni stanno difendendo il patrimonio Storico Postale, dall’irrimediabile perdita (andata al macero) e lo continuano a fare.

    Il Dr. Giovanni Valentinotti, le ha detto che in archivio dispone di oltre 800.000 documenti, credo di non esagerare nel dire che ogni collezionista ne dispone almeno 100.000, se lei visitasse un convegno filatelico come ad esempio quello di Veronafil si renderebbe conto di quanto materiale viene scambiato e dell’impossibilità pratica per un collezionista di poter dimostrare l’avvenuto acquisto.

    Eravamo tutti molto preoccupati del clima, che prima dell’incontro di mercoledì 18 luglio u.s. si era creato per le possibili conseguenze personali che l’azione di un sovraintendente poteva produrre, ed e proprio per questa ragione che “Noi Collezionisti” eravamo determinati a perseguire tutte le strade possibili siano esse mediatiche o anche giudiziarie nei confronti di organi dello stato o singoli funzionari.

    Ora l’ascolto delle nostre ragioni e con l’apertura a collaborare, la “tempesta” che si profilava all’orizzonte sembra allontanarsi, soprattutto per la ventilata ipotesi che prima del ricorso alla magistratura vi sia una via amministrativa da percorrere, più rispettosa per il collezionista e più intelligente dal punto di vista economico per entrambi le parti.

    La ringrazio ancora della sua disponibilità, attendo a nome dei collezionisti che rappresento e più in generale agli amici e studiosi della Storia Postale, l’invito all’incontro di settembre.

    Cordialità


    Dott. Claudio Ernesto Manzati
    Presidente
    COLLEZIONISTI ITALIANI di FRANCOBOLLI ORDINARI
    Membro de l’Académie européenne de philatélie
    Membro de The Royal Philatelic Society London
    Membro del Collectors Club of New York
    Membro del DASV Deutschen Altbriefsammler-Verein e.V.
    Iscritto nei quadri dell’AIJP, Association internationale des journalistes philatéliques

    Pubblicato il 18-07-2017
    Argomento: (News) di info@cifo.eu

    IMG_4316Ci rivedremo a settembre è questo l’esito dell’incontro al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’incontro avuto luogo oggi a Roma alla presenza della Dr.ssa Procaccia, del Dr. Mauro Testi Croce e del Direttore Generale degli Archivi di Stato Dr. Gino Famiglietti, ha preso avvio alle 11.00 e si è protratto per circa due ore.

    Nell’immagine a lato i partecipanti all’incontro nell’ordine da sinistra Claudio Ernesto Manzati- Presidente CIFO, Giovanni Valentinotti- Commerciante Filatelico e Pre4sidente dell’Associazione Archeologica di Lugo (RV) , Emilio Simonazzi in rappresentanza della FSFI, Giuseppe Buffagni- Coordinatore del Gruppo Spontaneo di Modena, il Sen. Carlo Amedeo Giovanardi – Presidente dell’Associazione Amici della Filatelia del Senato e Camera della Repubblica d’Italia, Andrea Mulinacci in rappresentanza dell’Associazione Nazionale dei Professionisti Filatelisti con al fianco Carlo Catellani, leggermente davanti Silvano Sorani – Presidente dell’Associazione Periti Filatelici Italiani Professionisti con al fianco la figlia Manuela e subito dietro Fabio Bonacina Fabio Bonacina – Presidente dell’Unione della Stampa Filatelica Italiana.

    L’incontro ha preso avvio in un clima gelido, nonostante i 30°C di Roma e su posizioni contrapposte; anche con vivaci scambi dialettici tra i due lati del tavolo. Dopo un lungo preambolo del Dr. Famiglietti e di Emilio Simonazzi, è toccato a Giuseppe Buffagni interrompere la discussione con la consegnare a Famiglietti di un documento riassuntivo della posizione del Gruppo Spontaneo di Modena (vedasi allegato cliccando QUI ) che ha chiarito con determinazione la posizione dei collezionisti.

    Ancora una volta è stata la capacità di mediazione di Giovanni Valentinotti a guidare la discussione all’interno di un binario di ragionevolezza anche se su alcuni punti critici la questione è rimasta irrisolta, come per quanto attiene alla proprietà dei documenti postali provenienti dallo spoglio degli archivi; secondo il Direttore Famiglietti sono di proprietà demaniale, mentre secondo il punto di vista di Giuseppe Buffagni sono legittimamente posseduti dai collezionisti.

    Claudio Ernesto Manzati in rappresentanza dei collezioni ha ribadito l’impegno che questi dedicano allo ricerca e studio e che attraverso questo lavoro, documenti destinati al macero sono stati conservati e sono fruibili a tutti attraverso l’esposizione nelle mostre. E’ stata l’occasione per consegnare al Dr. Famiglietti l’ultimo volume edito dal CIFO, di Giorgio Migliavacca sulla Storia della Posta in Italia dall’antichità al terzo millennio.

    Alla fine il punto di accordo che ha trovato tutti consenzienti è stato sulla dichiarata disponibilità del Direttore Generale Famiglietti di preparare una linee guida esplicativa e comportamentale che sarà inviata alle sopraintendenze. Nelle premessa sarà ribadita la proprietà demaniale di tutti i documenti inoltrati ad enti pubblici ed Amministrazione dello Stato, che abbiano particolare valore storico. E saranno indicate le seguenti esclusioni che dovrebbero fare chiarezza a collezionisti e commercianti di cosa poter “serenamente” detenere:

    1. I Francobolli

    2. Gli involucri postali affrancati o meno (sovracoperte o buste) ma che non rechino iscrizioni a mano che possano richiamare un particolare interesse storico

    3. Manoscritti tra privati che non contengano informazioni o firme di particolare valore storico

    4. Notifiche tra amministrazioni dello stato quali: fogli di leva, comunicazioni amministrative tra ospedali, etc


    Questa linea guida, dovrebbe fare chiarezza alle sovraintendenze che se mostrassero comportamenti contrari si porrebbero in una chiara condizione di abuso d’atti d’ufficio.

    Il Dr. Famiglietti si è impegnato a sottoporre ai partecipanti, in via preliminare la bozza del documento e si è reso disponibile a valutare le indicazione che gli verranno rivolte, precisando che comunque la responsabilità del testo finale rimarrà in capo alla sua Direzione Generale e che l’anticipazione è in linea al rapporto di collaborazione che la Direzione Generale vuole avviare con le associazioni di categoria.

    Claudio Ernesto Manzati, ha suggerito che a fianco del testo descrittivo di cosa sia permesso detenere e cosa no, vi siano degli esempi pratici e si è proposto di raccogliere immagini esemplificative da allegare al testo della circolare.

    Ha concluso il Sen Carlo Amedeo Giovanardi, ribadendo che sono oramai 5 anni che la questione è aperta e che negli ultimi mesi sembra esservi stato un accelerazione nel ricorso ai sequestri, da parte dell’autorità giudiziaria su segnalazione dei sovraintendenti, invitando il Dr. Famiglietti a non ricorrere attraverso l’Avvocatura dello Stato contro della sentenza di Torino che ha mandato assolto Alberto Coda Canali.

    L’appuntamento ora è a fine settembre a Roma.

    foto-1.original.x[1]Martedì 24 Ottobre p.v. alle 15.30 presso l’Auditorium dell’ALDAI, l’Associazione Lombarda dei Dirigenti dell’Industria, in via Larga 31 a Milano, il Dr. Claudio Ernesto Manzati Presidente del CIFO, L’Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari, e membro dell’Accademia Europea di Filatelia, avvierà una serìe di conferenze sul tema Filatelia & Collezionismo.

    Gli incontri promossi ed organizzati dal Gruppo Cultura dell’ALDAI saranno aperti a tutti, non solo agli iscritti al sindacato Dirigenti dell’Industria.

    2017-7.scale-to-max-width.365x[1]La prima conferenza dal titolo “La Storia della Posta: Francobolli e Collezionismo” di cui è stato pubblicato un estratto, sul numero di Luglio di DIRIGENTI Industria, la rivista mensile dell’Associazione, rappresenterà l’introduzione alla Storia della Posta, alla sua evoluzione con l’uso del Francobollo sino al periodo attuale denominato Post Filatelico.

    L’auspicio e che attraverso queste conferenze e la distribuzione di pubblicazioni filateliche che saranno offerte gratuitamente ai presenti, si possa suscitare nei partecipanti, l’interesse allo studio della Filatelia e della Storia Postale e naturalmente con le auspicabili ricadute collezionistiche su un pubblico maturo

    Scarica il pdf dell’articolo pubblicato su DIRIGENTI Industria, cliccando QUI

    Per informazioni Segreteria ALDAI 02 583761 oppure Ing. Mario Garassino mgconsilium@gmail.com

    Nell’immagine in alto l’auditorium dell’Aldai e la copertina del numero di luglio della rivista mensile “Dirigenti Industria”

    MiBACT








    Carissimi Associati ed amici della Storia Postale,
    martedì 18 luglio p.v. una delegazione guidata dal Sen. Carlo Amedeo Giovanardi – Presidente dell’Associazione degli amici della Filatelia della Camera e Senato della Repubblica Italiana, presenti oltre a Giuseppe Buffagni, Coordinatore del Gruppo Spontaneo di Modena e Studioso di Storia Postale del Ducato di Modena, ed allo scrivente, anche il Dott. Fabio Bonacina – Presidente dell’Unione della Stampa Filatelica Italiana, il Dott. Andrea Mulinacci – Vicepresidente dell’Associazione Nazionale dei Professionisti Filatelisti, Silvano Sorani – Presidente dell’Associazione Periti Filatelici Italiani Professionisti, il Dott. Giovanni Valentinotti Studioso di Storia Postale ed il Dott. Emilio Simonazzi in rappresentanza della FSFI; incontrerà il Dr. Gino Famiglietti, presso la Direzione Generale degli Archivi di Stato a Roma.

    L’incontro fortemente voluto dall’Ing. Piero Macrelli – Presidente della Federazione tra le Società Filateliche Italiane, durante l’incontro a Veronafil del 20 maggio u.s. di cui vi avevo dato ampio dettaglio, ha lo scopo di porre in evidenza le legittime istanze dei collezionisti, ma soprattutto capire se il Dr. Gino Famiglietti, Direttore Generale al MiBACT, abbia compreso l’abuso che alcuni conservatori ai beni culturali hanno fatto, non tenendo in considerazione lo spoglio del materiale d’archivio, svolta su richiesta dello stato sin da fine del XIX° secolo e quindi determinando l’avvio di indagini giudiziarie e procedure giudiziali.

    Preso atto dell’interesse da parte della Direzione Generale di voler affrontare e risolvere l’annosa questione che si protrae da anni, sarà opportuno capire se la Direzione Generale sia anche in grado di governare il comportamento dei funzionari sul territorio che per quanto accaduto sembra non essere del tutto lineare.

    In assenza di una presa d’atto di buona volontà, anche in considerazione di una ultima sentenza favorevole al commerciante Alberto Coda Canati (vedasi l’allegato qui di seguito) nella quale il Giudice Dr.ssa Giulia Casalegno ha pienamente riconosciuto nella sua sentenza, la validità dei documenti a noi ben noti, che legittimano la proprietà di documenti postali da parte dei collezionisti; il passo successivo come proposto dall’Ing. Piero Macrelli nell’incontro di Verona, non potrà che essere quello di una formale denuncia nei confronti dei Sovraintendenti Regionali ai Beni Culturali:

    L’auspicio e naturalmente quello di evitare un braccio di forza ed il ricorso alla magistratura da parte delle Associazioni Filateliche, ma si trovi una linea guida che permetta ai collezionisti ed agli studiosi di storia postale, di non doversi sentire trattati alla stregua di delinquenti comuni, ed eviti il ricorso ad una ulteriore legge che non serve, basta applicare le attuali con buon senso.
    www
    Dott. Claudio Ernesto Manzati
    Presidente
    COLLEZIONISTI ITALIANI di FRANCOBOLLI ORDINARI

    Membro dell’Accadémie Europeene de Philatélie
    Membro del Collectors Club of New York
    Membro della Royal Philatelic Society of London
    Membro del DASV Deutschen Altbriefsammler-Verein e.V.
    Iscritto nei quadri dell’AJEP L’Associazione Europea dei Giornalisti Filatelici


    Scarica il pdf della Sentenza Coda Canati, cliccando QUI

    Pubblicato il 04-07-2017
    Argomento: (News) di info@cifo.eu

    Cari amici, come potrete notare lavoriamo anche durante l’estate. Grazie a Paolo Gazzera vi invio il testo di alcuni documenti importantissimi ai nostri fini.

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    Il primo del 10 febbraio 1919 documenta come anche i collezionisti si rivolgessero ai Sindaci per chiedere francobolli o lettere per completare le loro collezioni. Questo vuol dire che la cosa era possibile . Sarebbe interessante sapere se ci fu mai risposta a questa lettera.

    La seconda è di un commerciante filatelico che si rivolge al Procuratore della Repubblica per chiedere francobolli “..specialmente i valori da 5 e 10 lire…” Evidentemente , anche qui la richiesta era possibile e supponiamo lecita. Anche in questo caso sarebbe interessante leggere la risposta se mai fu scritta.


    Infine l’ultima lettera della CRI dove chiaramente e senza ombra alcuna di dubbio, si dice che debbono venire regolati e recuperati “… gli scarti degli archivi…” e se non richiesti da filatelisti e se non hanno interesse storico, passeranno al macero. Se qualcuno avesse gli emails dei Signori archivisti italiani e dei Sovraintendenti ect ect, passi pure questa documentazione ad ulteriore conferma, che le lettere che possediamo sono di provenienza regolarissima. NON SONO DEMANIALI e quindi il loro commercio è più che legittimo.

    Vale sempre la mia premessa fatta sempre e comunque che quando c’è furto documentato e provato i ladri ad accertamento avvenuto vanno puniti. Ma se , come sempre accade, le denunce di furto sono generiche e non è identificabile il materiale sottratto, non si può incolpare nessuno. E soprattutto l’onere della prova spetta all’accusa e non all’accusato. Saluti a tutti. Giuseppe Buffagni coordinatore del Gruppo Spontaneo di Modena

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    Cari amici tutti, come vedete cerco di tenervi al corrente di quanto stiamo facendo per difendere la filatelia e in particolar modo la Storia Postale. Anche in quanto siamo sempre e solo gli unici, come Gruppo Spontaneo di Modena, a farlo. L’assenza della presenza delle due associazioni principali crea un silenzio veramente assordante.

    Nell’immagine a lato l’intervista di fronte a Montecitorio

    Invitati dall’amico collezionista Carlo Giovanardi Senatore della Repubblica, ci siamo recati a Roma. Con me viaggiavano anche gli amici Paolo Gazzera e Giovanni Valentinotti. Qui giunti, abbiamo trovato ad attenderci i professionisti di RETE SOLE per intervistarci sulla materia, ormai arcinota, delle lettere di storia postale che ci vengono ormai requisite con cadenza regolare, per quindi sottoporci a processi con risvolti anche penali. Evidentemente, ora, la filatelia ed il collezionismo, sono considerati reati di stile mafioso dove addirittura lo Stato di Diritto lascia spazio a qualcosa di diverso, ribaltando persino l’onere della prova che normalmente (almeno secondo il diritto internazionale) spetterebbe all’accusato.

    Essendo le lettere in nostro possesso, considerate (impropriamente) beni demaniali siamo colpevoli a prescindere. Colpevoli di essere collezionisti, studiosi, commercianti, e periti filatelici. Penso che nessuno abbia preso minimamente in considerazione che siamo circa un milione e duecentomila persone, e che con le nostre famiglie raggiungiamo sicuramente il numero di tre forse quattro milioni di persone. Che dedicano il proprio tempo libero al collezionismo filatelico ed allo studio della Storia Postale. Siamo noi i veri curatori ed i salvatori di questo enorme patrimonio che chiamiamo “Storia Postale”. Patrimonio che sarebbe stato disperso se non fosse stato recuperato dai collezionisti dal macero.

    Pertanto ci possiamo permettere di fare notare attraverso interviste e pagine di giornale, che i beni che difendiamo sono stati comperati legittimamente e che ogni sequestro è, questo si, illegittimo e quindi illegale. Diverse sentenze si sono già concluse anche positivamente, ma il punto principale è che non vogliamo essere processati per detenere lettere comperate legittimamente (i pochi casi di furto denunciati sono generici e non evidenziano mai di preciso cosa sia stato sottratto, quindi se documentati siamo noi i primi a concordare che i ladri vanno puniti ed il materiale sequestrato).

    Noi collezioniamo con passione e desideriamo solo di poter continuare con il nostro hobby senza problemi. Non vogliamo passare il nostro tempo in tribunale per essere poi assolti ed avere speso somme enormi per niente, con gravi patemi d’animo in famiglia Continueremo su questa strada e andremo avanti e siamo certi che anche voi ci approva.
    Giuseppe Buffagni – Coordinatore del Gruppo Spontaneo di Modena

    Vedi una sintesi del video dell’intervista a Roma, cliccando sul link qui di seguito https://www.youtube.com/watch?v=gEFTpFKDjPA&sns=em

    Il link su youtube dell’intervista integrale vi sarà segnalata non appena completato il montaggio da parte della regia.

    Pubblicato il 11-06-2017
    Argomento: (News) di info@cifo.eu

    CIFOaNoaleLa manifestazione Novalis 2017 si chiuderà oggi, domenica 11 giugno ma già ieri sera i verdetti della giuria presieduta dal prof. Franco Giannini aveva dato i verdetti dell’esposizione nazionale a concorso con ben 29 medaglie d’oro su 35 collezioni a concorso, ed il bottino per i nostri associati è stato del tutto ragguardevole. Su tutti a primeggiato Giovanni Nembrini vincitore del Gran premio nella Classe Campioni, medaglia d’Oro Grande con 94 punti a seguire Flavio Pini 1 Oro grande e 3 Medaglie d’Oro, Giovanni Cutini Oro come anche a Fabio Petrini e Claudio Ernesto Manzati che con una seconda collezione ha conquistato anche un Vermeil Grande come Giorgio Palumbo, ed infine Vinicio Sesso Vermeil. Nell’immagine in alto i soci del CIFO presenti a Noale. Nella serata poi gran festa nelle vie del borgo storico con il pallio delle contrade e la cena tra i partecipanti in chiave medioevale (immagini a lato).

    VERBALE DELLA GIURIA COMPOSTA DA:
    • Franco Giannini (presidente),
    • Lorenzo Carra
    • Giorgio Khouzam,
    • Marco Locati
    • Francesco Lombardo
    La Giuria riunitasi nei giorni 9 e 10 giugno 2017, ha valutato le partecipazioni dell’Esposizione Filatelica Nazionale “Novalis 2017” secondo i regolamenti delle classi FIP di appartenenza di ciascuna collezione.
    Giulio Perricone ha svolto il ruolo di Commissario FSFI.


    La Giuria desidera sottolineare l’elevata qualità delle collezioni esposte con ben 29 collezioni a livello di medaglia d’oro o oro grande.
    La Giuria desidera felicitarsi con il Circolo Filatelico Numismatico Noale per l’ottima organizzazione in una sede funzionale, per lo squisito senso di ospitalità e per l’ottima scelta di programmare l’esposizione in concomitanza con i festeggiamenti del 20° Palio di Noale.
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    La collezione “Tartassato!” di Michele Caso è stata posta fuori concorso ai sensi dell’articolo 2.4 del Regolamento esposizioni e giurie. Considerato il particolare gradimento e interesse riscosso, la Giuria assegna alla collezione un riconoscimento speciale.

    La Giuria, dopo aver attentamente visionato le partecipazioni, ha espresso i giudizi come da elenco.
    Tutte le decisioni sono state assunte all’unanimità.

    Scarica il pdf del verbale della giuria. cliccando QUI

    Pubblicato il 04-06-2017
    Argomento: (News) di info@cifo.eu

    LaBrunaPietroIl Comitato Organizzatore del Premio Filatelico Giovanni Riggi di Numana, ha deliberato su indicazione del Consiglio Direttivo per l’assegnazione del premio 2017 al Dr. Pietro La Bruna di Roma con la seguente motivazione:

    Per aver anche in un solo breve lasso di tempo, durato solo 20 mesi, saputo rivitalizzare la filatelia, associando al piacere del collezionare anche il gusto per le eccellenze italiane quali il vino e la cucina, ma soprattutto lo stare insieme: Poste, Associazioni, Circoli, Collezionisti ed il MISE. Con il suo dinamismo e passione ma anche capacità di mediazione è riuscito a far riavvicinare la politica al mondo filatelico, i cui frutti stanno concretamente maturando.

    Il premio verrà consegnato dal Sindaco e dell’Assessore alla cultura di Pecetto Torinese alla presenza della famiglia Riggi, sabato 7 Ottobre alle ore 11.30 presso la sala consiliare del Comune di Pecetto Torinese. Nell’occasione saranno consegnati i premi ai ragazzi delle scuole elementari che avranno collaborato alla realizzazione dell’annullo commemorativo che sarà preparato per la mostra sociale del CIFO, quest’anno alla sua 10^ edizione.

    Claudio Ernesto Manzati
    Presidente CIFO e del Comitato Organizzatore


    IL CURRICULUM DI DI PIETRO LA BRUNA
    Pietro La Bruna, nato ad Roma il 17 giugno 1962, coniugato con Patrizia e con 2 figlie di 12 e 16 anni, Chiara e Veronica. In Poste Italiane dal 1983. Dirigente di Poste Italiane dal 2005. Ha svolto incarichi aziendali come Direttore delle Filiali di Terni, Roma Sud, Cagliari, Responsabile Operations dell’Area Territoriale Centro, Responsabile Area Territoriale Nord Ovest di Poste Italiane, responsabile Filatelia Poste Italiane dal dicembre 2014 al marzo 2017, attualmente Responsabile Area Territoriale Nord Est.

    Scarica il pdf del comunicato stampa, cliccando QUI

    Pubblicato il 03-06-2017
    Argomento: (News) di info@cifo.eu

    LogoFinlandia2017




    dal nostro inviato speciale Billy Withe
    COMMISIONERSSi è conclusa solo da poche ore l’unica manifestazione internazionale europea sotto il patrocinio della FIP, la Federazione Internazionale di Filatelia, e l’eco dell’ottimo risultato della squadra italiana è ancora vivo. Come in Grecia a Notos nel novembre del 2015 anche qui nel nord d’Europa è stato Vittorio Morani il migliore degli italiani, entrando nella finale tra le tre migliori collezioni esposte in classe campioni, il più votato dei tre è stato Jean Voruz con una bella collezione di Svizzera.

    Ma è stato il risultato della squadra, che era presente con 18 collezioni e 8 libri nella classe letteratura, a rendere la trasferta un successo particolarmente evidente per la Filatelia Italiana; oltre all’Oro Grande di Vittorio Morani e finale nel Grand Prix nella Classe Campioni, sono state conquistate altre 7 medaglie d’Oro con le collezioni rispettivamente di: Angelo Teruzzi e Fernando Giudici entrambi con 93 punti e Premio Speciale, a seguire Giovanni Licata (92), Francesco Melone e Giovanni Nembrini (91), Giorgio Magnani e Claudio Ernesto Manzati (90).

    Nella “Classe Letteratura” conquistate altre due Medaglie d’Oro da Bruno Crevato Selvaggi & Piero Macrelli con il libro “L’Italia in Africa Orientale” e Vaccari Editore con Vaccari Magazine, entrambi i titoli, e nel primo caso trattasi di ben 3 volumi, hanno ottenuto 90 punti. Nell’immagine a lato gli italiani presenti alla Cena dei Palmares.

    IMG_3616 La manifestazione nel suo complesso è stata molto ben organizzata (immagine sotto uno scorcio degli stand), anche la scelta di Tampere, cittadina di 260.000 abitanti è stata felice, perché ben servita via bus, treno e aereo ed essendo di piccole dimensione il centro Congressi Tampere Hall era nelle immediate vicinanze degli Hotel, del centro cittadino e della stazione dei treni e dei bus. Ottima l’organizzazione con tutto il personale dell’organizzazione gentile e disponibile e buona la presenza sia di commercianti che di visitatori soprattutto durante le prime 3 giornate (Me-Gi-Ve).

    Alcune pecche da segnalare, la prima tra tutte, come a New York 2016, le dimensioni dei quadri espositivi IMG_3597
    inferiori a quanto indicato nel regolamento; le pagine era stato dichiarato potessero essere sino a 24,5 cm; ovvero 98 cm totali per la fila di 4 fogli, ma in realtà lo spazio a disposizione non superava i 90 cm. Questo ha penalizzato alcune collezioni, tra queste forse anche quella di Vittorio Morani che, taglierina alla mano e con l’aiuto degli italiani presenti nella mattinata di mercoledì, è stata smontata, rifilati i fogli e rimontata.

    Un secondo elemento di insoddisfazione il risultato delle due collezioni di Cartoline Illustrate dovuto forse ad una interpretazione “personale” del nuovo regolamento, alcuni elementi di giudizio sono stati raccolti dalla giuria e saranno trasferiti ai collezionisti ed alla giuria che dovrà giudicare l’esposizione congiunta CIFO@Net e CF Bergamasco, di quest’anno “Cartoline?…mai viste in Filatelia!

    Nella giornata di sabato si sono tenuti alcuni workshop, molto seguiti, propedeutici alla qualificazione di giurato internazionale FIP; l’assemblea dell’Accademia Europea di Filatelia; la presentazione da parte della Royal Philatelic Society of London delle celebrazioni per il 150° anniversario della fondazione, che si terranno a Stoccolma nel 2019. Nell’ immagine in alto la premiazione di Vittorio Morani e nella pagina successiva l’elenco completo dei partecipanti e dei risultati.

    Scarica il pdf con l’elenco completo dei partecipanti ed i risultati ottenuti, cliccando QUI

    Nell’immagine in alto la foto di gruppo dei Commissari nazionali

    Pubblicato il 22-05-2017
    Argomento: (News) di info@cifo.eu

    IMG_3324A conclusione del ciclo triennale di studi, gli allievi del terzo anno dell’Accademia Teatrale Veneta situata sull’isola della Giudecca a Venezia, si sono esibiti il 12, 13 e 14 maggio u.s. in un lavoro teatrale basato sullo scambio epistolare tra Eleonora Duse ed Arrigo Boito. Il testo e la sceneggiatura richiamava anche altri travagliati amori quali quello tra Romeo e Giulietta e Cleopatra e Marcantonio. Bello e piacevole lo spettacolo andato in scena nel teatro dell’Accademia e bravissimi tutti i neo laureandi attori che hanno anche preparato costumi e scena, ricostruendo nei particolari l’ufficio postale di fine ottocento e con esso il linguaggio ed i riti, come quello del giuramento di fedeltà che caratterizzavano la loro vita lavorativa. Ottimo il coordinamento e la regia della Prof.ssa Paola Bigatto che ha affidato ai suoi giovani allievi anche un lavoro di ricerca presso gli archivi di stato dei documenti d’epoca per poter entrare appieno nello spirito della parte.

    Nell’immagine in alto, uno delle innumerevole chiamate in scena del pubblico per applaudire i giovani attori.