invito (3)Come primo evento del “Mese della cultura slovena”, tradizionale appuntamento di febbraio promosso dall’associazione Slovenski klub e dal Gruppo-Skupina 85 di Trieste, verrà inaugurata, in collaborazione con il MITT (Museo Postale) di Trieste e lo Spazio Filatelia nel Palazzo delle Poste di piazza Vittorio Veneto, 1

  • lunedì 5 febbraio alle ore 17.30, la mostra LE TRIESTINE SLOVENE / TRŽAŠKE SLOVENKE”.

  • Dalle 14.00 al Museo e allo Spazio Filatelia sarà disponibile uno annullo speciale dedicato alla manifestazione.


Chiara Simon – Corporate Affairs Comunicazione e Media Relations
Comunicazione Territoriale Nordest e Curatore del Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa – Piazza Vittorio Veneto, 1 – 34100 Trieste – Tel. (+39) 040 6764264 mobile (+39) 3771650346 email simonchi@posteitaliane.it

Pubblicato il 05-02-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

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Lo scorso mese di giugno in visita da Franco Filanci, con l’amico Giorgio Migliavacca avevamo già avuto il piacere di sbirciare la bozza di questo quinto ed ultimo volume denominato propriamente “l’Enciclatalogo della posta in Italia” che conclude la collana del Novellario con “La prima Repubblica in Posta 1949-1993”.

Franco in quell’occasione, nell’ illustraci alcuni aspetti salienti dell’opera ci aveva confermato che non sarebbe andato oltre in quanto con la trasformazione di Poste Italiane in ente di pubblica utilità e successivamente in società per azioni, anche a seguito delle norme Europee in materia di liberalizzazione delle tariffe postali, negoziabili per i grandi utenti, sarebbe estremamente difficile poter seguire l’evoluzione della storia della posta e delle sue tariffe se non per pochi oggetti e servizi.

Un vero peccato, in quanto negli anni successivi al 1994, la storia della posta in Italia si è arricchita di nuove emissioni ordinarie ed anche di nuovi servizi postali che hanno seguito la crescente necessità di velocizzare il trasporto della corrispondenza sino alla sua completa dematerializzazione ed invio attraverso il Cyberspazio, ma soprattutto l’epocale cambio della moneta nazionale nella nuova moneta Europea. Ricordiamo tra le serie importanti, quella delle Donne nell’Arte 1998-2002 nelle tre varianti (lire, lire/€, Euro) ed i francobolli del Servizio Prioritario 1999-2006 oltre agli Alti Valori in Euro 2002.

Per i servizi solo alcuni da citare: oltre il Prioritario 1997-2006 anche la riattivazione del Posta Celere Urbano, la Raccomandata 1, la Raccomandata online ed il Postel, per non dimenticare la meteora PosteBollo 2002-2004, l’affrancatura digitale dedicata esclusivamente per 1° e 2° porto del Servizio Prioritario e di Posta Ordinaria.

Come per i precedenti quattro volumi è un qualcosa di unico nel panorama letterario filatelico-storico postale, gli aspetti di specializzazione sono evidenziati attraverso una narrazione storica, economica e sociale del periodo illustrato, questo approccio letterario ne fa un libro che può essere letto come un novella; mai nome più azzeccato di Novellario. Ma anche essere consultato successivamente alla bisogna, come collezionista filatelico o studioso di storia postale per raccogliere dettagli tipici di un catalogo e di una enciclopedia filatelica; insomma un Unicum!.

Come per i precedenti volumi , credo che si debba ringraziare Franco per questo sua opera unica nel suo genere, non un semplice volume da necessariamente avere nella propria biblioteca filatelica ma un vero e proprio compagno di viaggio dell’hobby collezionistico. Un regalo Franco che ha fatto alla filatelia italiana ed un grazie allo sforzo editoriale dell’Unificato, l’unica casa editrice filatelica italiana che vive solo ed esclusivamente sulla produzione e vendita di prodotti editoriali. E che promuove la cultura filatelica !

L’occasione a questo punto è quella di invitare Franco a ripensare ad un sesto volume che arrivi sino ai giorni nostri, in modo molto interessato da parte nostra, le suggeriamo di limitarlo ai servizi postali essenziali ed alle serie ordinarie; ma voci di corridoio ci indicano che è già in cucina un 6° Volume ma sarà dedicato agli Antichi Ducati Italiani.

Il Novellario – Enciclatalogo della posta in Italia, Volume 5°- “La prima Repubblica in Posta 1949-1993”.

Copertina rigida, 352 le pagine a colori, narrazione della materia scorrevole e spesso intrigante come la indica Paolo Deambrosi nella sua presentazione del volume. Editore C.I.F. Srl – Via S. Maria valle, 5 20123 Milano-MI, Tel +39 02877139 email info@unificato.it

Prezzo di acquisto 39,00 €, i primi quattro volumi sono a venduti a corpo a 89,00 €

Claudio Ernesto Manzati

Pubblicato il 03-02-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

AdF77cover-500x707[1]Vi segnaliamo l’articolo a firma Clemente Fedele pubblicato sul N° 77 de “L’arte del Francobollo” di febbraio c.a. che pubblichiamo integralmente per gentile concessione dell’editore.

L’autore di studi e saggi in ambito storico postale, membro dell’Accademia Italiana di Filatelia e Storia Postale, pone nel suo articolo la diatriba tra Magistrati e Collezionisti sotto una differente prospettiva. Un nuovo contributi alla discussione che i collezionisti si augurano di poter incanalare presto in un codice che dia chiarezza su cosa è possibile collezionare e quindi detenere senza la paura di poter incorrere nei rigori di una legge poco chiara e spesso mal interpretata.

L’articolo è stato inserito nella pagina “Il Gruppo di Modena” nella sessione “Cronache & Articoli” del sito www.cifo.eu che vi invitiamo a visitare per la ricchezza dei documenti in ivi contenuti.

Scarica il pdf dell’articolo cliccando QUI

Visualizza ulteriori contributi storico postali dell’autore cliccando sul link di seguito

https://www.academia.edu/35828160/Collezionismo_e_archivi

Pubblicato il 01-02-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

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di Giuseppe Natoli Rivas Commento già pubblicato il 25 gennaio 2018 da “Il Postalista, nella rubrica La sentenza del 22 febbraio“


Tutti i commentatori si dimenticano che esiste il Diritto Amministrativo: di conseguenza gli Avvocati dovrebbero fare notare ai Sigg. Giudici che in assenza di precisa denuncia di furto di quel “documento” (che non è affatto documento, come avanti vedremo), si deve considerare che oggetto pervenuto nelle mani del possessore come “res nullius” cioè come cosa di nessuno, come se fosse stata “trovata” nella spazzatura! ed è quello che è accaduto a tutti i cd. documenti indirizzati alle pubbliche amministrazioni, dopo lo smistamento legale degli atti da archiviare. Vogliate considerare e precisare che quando si parla di “documenti” si intendono quegli atti descritti nelle leggi e circolari ministeriali e non genericamente attribuiti alla amministrazione per effetto di un indirizzo sul fronte della missiva.

In altre parole, per definire un atto ” “documento” esso deve avere un contenuto significativo e rilevante, come ben si esprime il Sandulli (Enc. del diritto XIII 1964 pag. 607) è tale…. “se contenga scritti, quanto disegni, fotografie ecc. destinati ad essere conservati“ (quindi solo quelli descritti nelle fonti di legge che classificano gli atti soggetti a registrazione – divisi in quindici categorie, classi e fascicoli) ben indicati dalle fonti regolamentari.

Di conseguenza non possono essere considerati atti di archivio le parti di involucro che contenevano il documento trasmesso al rappresentante dell’Ente pubblico (Sindaco, presidente Tribunale, Prefetto ecc.) non essendo contemplati dalla normativa in riferimento che definisce inalienabili i singoli ” documenti” (DPR 30 Sett. 1963 art 18)
In conclusione, tutte le cartoline, buste, involucri postali spediti alle P.A negli anni passati, anche se non elencati nelle deliberazioni di scarto, sono di ibero possesso di chicchessia, come posseduti da tempo immemorabile e codificato già nel Diritto Romano!!

Miei cari colleghi collezionisti, abbiate coraggio di resistere in giudizio alle sopraffazioni dei funzionari delle sovrintendenze che, da ignoranti di legislazione amministrativa, si divertono a definire demaniali quei pezzi di carta straccia indirizzati ai sindaci !!! non è scritto da nessuna parte che tutto quello che “è indirizzato al Sindaco è demaniale”, come innanzi spiegato! il contenuto sì, ma non l’involucro, che magari deteriorato è stato “conservato” dal collezionista!

Pubblicato il 28-01-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

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Lettera aperta di Giuseppe Buffagni a Giovanni Valentinotti, già pubblicata su “Il Postalista” il 18 gennaio c.a. nella rubrica “La sentenza del 22 febbraio”

Caro Giovanni, permettimi di dissentire su alcune tue note pubblicate di recente, riguardanti i commenti e le considerazioni relativamente alla tua assurda esperienza. Io credo ci sia un errore di fondo sostanziale. Tu cerchi di trovare delle note positive in una circolare che sostanzialmente dice molto poco (nonostante le 54 pagine) e a me sembra di capire che anche quel poco non sia poi a noi così favorevole.

Facciamo un passo indietro per interpretare meglio quanto sta succedendo e quanto è successo. Esiste un istituto che si chiama notifica, dal tempo direi degli antichi romani, che serviva e serve tutt’ora per tutelare il patrimonio pubblico.

Quando un bene si ritiene di notevole rilevanza nazionale, si procede a notificarlo e ciò al fine di sapere sempre dove si trova e chi lo possiede (che ne sarà di questo il responsabile) e impedire che venga venduto all’estero. Inoltre, se tale bene si ritiene veramente di importanza museale, lo Stato ha diritto di prelazione e lo può acquisire al valore di mercato con diritto di prelazione.

Questo è il nocciolo della nostra questione. Lo Stato compra e paga per avere a disposizione questo bene. Quindi se una delle Lettere di Storia postale in nostro possesso ha un valore storico o rilevante, lo Stato può procedere con questo istituto esistente da sempre. Hai già capito dove voglio arrivare con il mio semplicissimo ragionamento. Se lo Stato vuole qualcosa, se lo prende e paga il giusto prezzo o il prezzo corrente di mercato.

Nel nostro caso, sembra che giuristi, forze dell’ordine, archivisti, sovraintendenti ai beni culturali e vari facciano un ragionamento che è all’opposto della logica e anche del buon senso, danno per scontato che tutto quello che è in possesso dei privati sia oggetto di furto (anche se in totale mancanza di prove, magari per analogia come in certi casi a Torino, ad esempio, dove hanno detto che se su certe lettere ci sono dei numeri progressivi, tutte le lettere in oggetto devono fare parte evidentemente di quel determinato archivio, quindi non potevano essere state scartate e se erano state scartate si trattava di un errore di scarto).

Sappiamo e lo abbiamo dimostrato con centinaia di documenti che lo Stato per 150 anni ha venduto o regalato alla CRI milioni di lettere alcune delle quali, salvate dal macero, sono state da noi collezionate. Ora lo Stato, dal quale abbiamo comprato queste lettere, pretende di venircele a togliere senza pagarle, presumendo (e questo è grottesco) che siano tutte rubate.

Per dare giustificazione a questo sopruso cosa hanno inventato? Che queste lettere sono beni culturali o demaniali, che quindi possono essere oggetto di confisca, che noi dobbiamo fornire la prova del loro regolare acquisto ovvero, come ripetuto tante volte, l’onere della prova viene ad essere ribaltato su di noi. Lo Stato mi accusa e sono io che devo dimostrare la mia innocenza e non viceversa che deve essere lo Stato a dimostrare la mia colpevolezza.

Hai mai avuto occasione di leggere una qualche denuncia di furto ai danni di un archivio pubblico?? Vi si legge solitamente che sono stati sottratti decine di faldoni contenenti lettere dell’0ttocento. Bel modo di fare denuncia. Senza alcuna specifica di cosa è stato rubato. Se vi viene rubata l’auto cosa fate? Dichiarate: mi hanno rubato una Fiat (allora si dovrebbe procedere al sequestro di tutte le Fiat sul territorio nazionale?). Ma se fornite la targa o il numero del telaio, forse si riesce ad identificare un po’ meglio, non trovi?

Come vedi emerge molto chiaramente che chi doveva custodire, probabilmente non lo ha fatto bene e nel modo giusto e, al momento della denuncia, è stato talmente sul vago che non è possibile identificare nulla. Ebbene e concludo, a causa del fatto che gli archivisti non abbiano un inventario di ciò che devono custodire, e avendo noi materiale analogo o simile, vengono poi a dirci che il materiale è sequestrabile in quanto oggetto di furto. Quindi per una mancanza altrui, siamo noi ad essere colpevoli.

E se si sono sbagliati nello scarto, siamo noi i responsabili? Se non si è inventariato il patrimonio in custodia negli archivi, che poi è un bene comune, siamo noi a doverne subire le conseguenze con l’accusa di furto o ricettazione?

No caro Giovanni, non dobbiamo guardare se una circolare contiene qualcosa, forse e dico forse, di migliorativo con riferimento a precedenti leggi o circolari ministeriali. Noi dobbiamo trovare una definizione precisa che ci permetta di continuare a collezionare e a studiare la Storia Postale senza patemi, senza il terrore di trovarci in casa le forze di polizia che cercano di sottrarci quanto legalmente ed onestamente comperato e pagato. Solo allora potremo considerarci tranquilli.

Ho detto contiamoci perché siamo in tanti a collezionare e quello che è oggi successo a noi, domani potrebbe capitare a chi colleziona monete o libri o quadri e, nella considerazione che siamo vicino a nuove elezioni vediamo chi ci sta a darci una mano.

Pubblicato il 28-01-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

PrimaCopertinaComunicazioni tra Regno Unito e Regno delle Due Sicilie 1743-1850: un secolo attraverso la corrispondenza tra le case reali, di Martino Laurenzi, pubblicato in proprio da C.I.F.O. Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari, dicembre 2017, www.cifo.eu



Una gradita sorpresa questa strenna natalizia!
Una pubblicazione in un elegante formato A4 orizzontale, carta patinata, naturalmente tutta a colori, piacevole e gustabile a tutti. Anche ai dotti conoscitori di storia postale pur se qui non troveranno i bolli che testimoniano l’affidamento ad un ufficio postale o quelli che indicano il percorso fatto.

Infatti tutte queste lettere, per le particolari condizioni dei mittenti e dei destinatari, non hanno seguito dei canali postali, non hanno viaggiato per posta come la intendiamo normalmente, ma sono state portate da messaggeri appositamente incaricati, spesso di particolare livello sociale.


Quelle illustrate sono tutte belle letterine, ben scritte, il più delle volte da calligrafi di corte, con firme spesso principesche e reali, con sigilli e fiocchi – anche di seta- colorati secondo la provenienza e la circostanza.

Dobbiamo quindi ringraziare chi ci fatto conoscere Martino Laurenzi, un italiano nato negli USA, ricercatore in campo farmaceutico e clinico, collezionista da sempre, che ha arricchito la presentazione con immagini dei vari regnanti e con note storiche sulle case reali in particolare sui Borbone di Napoli e l’albero genealogico degli Hannover fino alla famosa regina Victoria. Elleci

L’opera è stata pubblicata nel numero limitato di 210 copie per i soli soci del CIFO, rimangono a disposizione solo poche copie per eventuali nuovi iscritti al CIFO.

Pubblicato il 07-01-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

ArnaldoE’ con immenso dispiacere che vi comunico la dipartita del nostro socio veterano ma sopra tutto amico, Arnaldo Pace.

Si è spento questa mattina (sabato 6 gennaio 2018 ndr).

I funerali si svolgeranno lunedì 8 gennaio alle ore 15,15 a Venaria (TO), nella chiesa di S. Francesco in via Papa Giovanni XXIII.

Il Rosario verrà recitato domani alle ore 19,15 nella medesima chiesa.

Ricorderemo sempre il caro Arnaldo per la sua passione filatelica e la sua generosità nel divulgare e condividere tutti i suoi studi.

Ha dato moltissimo alla filatelia ed è sempre stato disponibile nell’istruire ed aiutare gli amici.

Buon viaggio Arnaldo, rimarrai sempre nei nostri cuori.

Ketty B. Presidente Unione Filatelica Subalpina e Socio CIFO

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Alleghiamo con piacere il messaggio odierno (lunedì 8 Gennaio 2018) di Elisa Gardinazzi nostra socia del CIFO.

Caro Claudio,non so se sai che è mancato Pace. Sabato ho subito messo la notizia sulla pagina facebook della Subalpina. Te la allego

ABBIAMO PERSO UN CARISSIMO AMICO! QUESTA MATTINA E’ MANCATO ARNALDO PACE, PERSONA SQUISITA, SOCIO SUBALPINO DAL 1966,
VETERANO DELLA FILATELIA, STUDIOSO APPASSIONATO, SEMPRE DISPONIBILE A DIVULGARE LE SUE CONOSCENZE.
CI MANCHERA’ TANTISSIMO.


Solo ora ho pensato che anche tu potevi divulgare la notizia dal momento che Pace è stato per tantissimi anni socio del CIFO. Mi scuso per la mia mancanza. Sono un po’ frastornata e incredula perchè ero stata a trovarlo pochi giorni fa in ospedale, prima di scendere qui da mia figlia nel lazio. Ero contenta perchè stava bene e doveva rientrare a breve a casa invece la mattina del 6 gennaio ha avuto un infarto.

Ti sarei grata se dessi la notizia, nella forma che preferisci, ai soci con le informazioni per il funerale, anche se un po’ tardive.
Grazie, grazie, grazie, Elisa

Pubblicato il 06-01-2018
Argomento: (News) di info@cifo.eu

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Riportiamo qui di seguito in forma integrale l’articolo intervista a Giovanni Valentinotti, scritto dal giornalista Francesco Grignetti pubblicato oggi su “La Stampa” dal titolo “La battaglia del collezionista per vendere documenti storici”.

L’articolo mette in evidenza come i magistrati le abbiano sequestrano vecchie carte dichiarate “Beni Culturali” ma di nessun valore storico ed non commerciabili (a lato l’immagine riportata nell’articolo, con in evidenza uno dei documenti sequestrati) la Sentenza del Riesame di Pesaro le restituisce il materiale sequestrato ma la Procura lo blocca di nuovo.

Leggi l’intero articolo scaricando il pdf cliccando QUI

2018
Sino a tutto il 31 gennaio p.v. il CIFO l’Associazione dei Collezionisti di Francobolli Ordinari …..e non solo; già iscritta nel 2015 come associazione nell’Albo d’Oro della Filatelia Italiana con la seguente motivazione:

  • Associazione nazionale specializzata in un particolare settore tecnico della filatelia, è stata fondata nel 1993 e diretta sino alla sua scomparsa dall’Albo d’oro della filatelia italiana Giovanni Riggi di Numana, che vi ha lasciato la propria impronta metodologica ed editoriale.

 

  • L’attuale dirigenza prosegue alacremente nell’attività, che si distingue per la particolarità e l’acribia della ricerca; la ricchezza, frequenza e regolarità del periodico sociale – dal nome così originale ed evocativo – la vasta produzione editoriale, sempre legata ai temi del proprio interesse; l’uso costante dei moderni mezzi di
    comunicazione, molto usati per l’attualità; la relazione stretta (pur essendo un associazione nazionale) con il luogo ove è stata fondata e dove ha tuttora sede; e infine per l’organizzazione di mostre, seminari, incontri periodici, eventi.

 

  • L’annuale premio dedicato al fondatore si impone come un punto di riferimento nel panorama filatelico nazionale.

Offre gratuitamente a tutti i nuovi iscritti per la prima volta al CIFO in omaggio la MONOGRAFIA FILATELICA E STORICO POSTALE “Il SERVIZIO PRIORITARIO” (Marzo 2015) di Nicola Luciano Cipriani, Giovambattista Spampinato e Claudio Ernesto Manzati

La Monografia sul Servizio Prioritario, di cui qui a lato l’immagine della copertina realizzata dal socio Mario Bonacina è un opera che ha richiesto oltre 15 anni per la ricerca del materiale e tre anni di studio, è stata presentata ufficialmente l’11 Aprile in occasione del Salone Internazionale del Francobollo Milanofil 2015.

il servizio prioritarioIl risultato ottenuto dagli autori, Nicola Luciano Cipriani, Claudio Ernesto Manzati e Giovanbattista Spampinato, è un opera che narra la storia del servizio, i francobolli in tutti i loro aspetti filatelici (carta, tracciatura, fustellatura, stampe e varianti trovate), nonché gli aspetti storico-postali legati ai cambi tariffari che hanno accompagnato la serie. Il volume rappresenta quindi una MONOGRAFIA FILATELICA E STORICO POSTALE che, dopo una anteprima sui servizi della posta urgente quali precursori del Servizio Prioritario in Italia, narra il contesto politico-economico nel quale le Poste Italiane idearono e avviarono questo prodotto: è quindi il racconto della nascita del servizio, avvenuta il 1 Dicembre 1997 come fase sperimentale, del suo reale avvio il 21 Giugno 1999 e della sua fine nel Maggio del 2006.

Come per l’Espresso, il servizio era dotato di francobolli dedicati, inizialmente dorati, primi francobolli ordinari autoadesivi. Il primo di questi francobolli fu emesso con 7 giorni di anticipo sull’istituzione del servizio ed in questo periodo venne impiegato in modo improprio, generando interessanti combinazioni ed usi, per la felicità dei collezionisti. I francobolli prioritari continuarono ad essere stampati sino a metà del 2009, nonostante non fossero più necessari, per essere poi sostituiti dall’uscita della successiva serie ordinaria di Posta Italiana (Letterina in Volo con scia tricolore). Il volume accompagna il lettore in modo cronologico attraverso l’emissione dei vari francobolli (cinquanta, includendo i libretti), le innumerevoli varietà e falsi, i cambi tariffari e quindi i possibili usi, alcuni dei quali estremamente rari a causa delle tirature molto ridotte di alcuni tagli.

Gli autori hanno anche individuato francobolli che presentano il disco interferenziale di dimensioni differenti: questi ritrovamenti non ancora catalogati si contano sulle dita di una mano.

Oltre a questo, il nuovo iscritto potrà ricevere via email, tutti i notiziari dell’Associazione, oltre 400 pagine, di notizie ed informazioni filateliche, ma anche articoli e saggi di Filatelia Specializzata e Storia Postale.

Per iscriversi al costo di soli 2,50 €/mese ovvero 30 € l’anno, e se sei maggiorenne ed hai meno di 25 anni, la quota annuale scende a soli 5 €; è sufficiente compilare la richiesta scaricando il modulo da compilare e da restituire via email segreteria@cifo.eu o per posta alla Segreteria c/o Dr. Stefano Proserpio Via Serafino Balestra, 6 – 22100 Como – CO dopo aver effettuato il pagamento a mezzo Bonifico Bancario a favore dell’Associazione dei Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari CIFO presso UNICREDIT BANCA, agenzia di Milano – MI, Via De Roberto angolo Via Maria Melato. Coordinate Bancarie: IBAN: IT05B0200801650000100693378

La monografia è ritirabile direttamente allo stand del CIFO a Milanofil il 23 e 24 marzo p.v. oppure se desideri riceverla subito per posta, devi aggiungere ulteriori 5 € al versamento per le spese postali di spedizione

  • Scarica il modulo d’iscrizione per il 2018 cliccando QUI

 

  • Scarica il modulo d’iscrizione per maggiorenni under 25 cliccando QUI

Potrai trovare molte informazioni sulla nostra associazione visitando il nostro sito www.cifo.eu o tramite i nostri social media Facebook e LinkedIn

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