In occasione del salone internazionale del francobollo a Milanofil, Sabato 24 marzo p.v. si terranno le elezioni per il rinnovo dei quadri direttivi della Federazione tra le Società Filateliche Italiane, si ripresentano al consiglio tutti gli attuali quadri direttivi uscenti ad esclusione di Michele Caso e si affacciano due volti nuovi: Massimo Masetti del C. C. Città di Chiari e Sergio Castaldo di Roma, membro del Consiglio Direttivo e nostro Delegato ai Social Network, che si presenta sotto l’egida dell’Associazione Filatelica Numismatica Salernitana.
Invitiamo tutti a sostenere la candidatura di Sergio, a cui va un in bocca al lupo da parte di tutto il nostro Consiglio Direttivo.
Claudio Ernesto Manzati
Presidente CIFO
La finale della diciannovesima edizione del Campionato Italiano di Filatelia serie cadetti si svolgerà il 23-24 marzo a Milano nell’ambito di Milanofil. La giuria sarà presieduta da Giorgio Khouzam e ne faranno parte Alviero Batistini, Marco Occhipinti, Flavio Pini e Angelo Teruzzi. Marco Panza svolgerà il ruolo di commissario federale. La premiazione è prevista per sabato 24 nel corso dell’assemblea elettiva della FSFI.
Maggiori informazioni sul seguente link
http://expo.fsfi.it/index.php?CodiceExpo=milano2018cifc&Ambito=USER
Luca Lavagnino – Comunicato Stampa FSFI
Scarica l’elenco dei partecipanti alla finale, cliccando QUI
Gianluigi Lamperi, Presidente del Circolo Numismatico Bergamasco e appassionato collezionista filatelico, ci intratterrà con una conferenza dal sapore prettamente orobico dal titolo: “Vicinia di S.Pancrazio e la Zecca di Bergamo, cinquanta anni di storia”.
Nella Bergamo Medioevale il racconto di una Zecca efficiente e funzionale immersa nella cinta muraria cittadina, ci verrà svelata in questo suggestivo incontro. Oltre al conio delle monete si parlerà del sistema delle multe e dei pedaggi che in qualche modo vedono coinvolta la Vicinia di San Pancrazio, nel tratto della Città Alta, posta accanto all’attuale ristorante Agnello d’Oro. Le vicinie erano organizzazioni socio-politico- amministrative e tra le 17 vicinie citate in un inventario del 1251 quella di S.Pancrazio, è quella che ci ha lasciato la maggiore eredità documentale. I riferimenti per la storia medioevale e i cenni storici vengono tratti da lavori dei seguenti studiosi: Franco Cardini, Jacques le Goff e Paolo Vimercati Sozzi.
Chi è Gianluigi Lamperi:
Laureando in economia e management, (dopo molti sacrifici), nutre un interesse smisurato per la storia (tutta), l’arte in genere, (nato nel centro di Firenze a cento metri dal convento di San Marco quello del Savonarola per intenderci, nei quali giardini prospicenti la sua casa natale, Lorenzo il Magnifico si intratteneva con il grande Michelangelo).
Attualmente pensionato ha svolto come attività l’ispettore di vigilanza INPS in molte regioni d’Italia. La famiglia conta molti personaggi di spicco. Tra gli avi si ricorda un certo Giuseppe Casciani, garibaldino a Bezzecca nel 1866; altri avi hanno intrattenuto rapporti epistolari con Donizetti ed altri ancora, intermediari nel commercio di pianoforti per conto di Bellini, “trattiamo l’acquisto di un pianoforte giallo”… Ama altresì le auto d’epoca (tra cui la preferita Fulvia Coupè targa oro ASI, del 1971), la musica, le arti visive in genere ed infine non per ultima l’amata Fiorentina.
Che dire: un fiorentino tutto tondo, oratore dalla cordiale e simpatica dialettica toscana, ma innamorato della terra di Bergamo.
M. Bernardi – Responsabile comunicazioni CFB
Sapete che oggi collezionare Storia Postale, detenerla o commercializzarla è potenzialmente un reato?
Purtroppo, non si tratta di una provocazione ma, per buona parte, di una realtà, provo allora a quantificare ed indicare le tipologie, perché il problema è relativo a tutte le lettere, i pieghi, le buste che presentano un indirizzo pubblico, più chiaramente quelle indirizzate ad un ENTE PUBBLICO o con FUNZIONI PUBBLICHE, ne sono escluse quelle prive di testo (ovvero le buste vuote e i semplici involucri, ma facendo attenzione a che non abbiano annotazioni).
Per meglio comprendere, presento un elenco delle collezioni più frequenti che potrebbero essere messe in discussione:
ANTICHI STATI:
– Ducato di Modena: molte lettere affrancate sono indirizzate alle GIUSDICENZE,
– Regno Lombardo Veneto: occorre fare attenzione a quelle indirizzate a TRIBUNALI e PRETURE e che sono molto presenti sia sul mercato che nelle collezioni,
– Stato Pontificio: quasi tutte le lettere con tassa pagata dal destinatario, francobollo apposto al retro,
– Toscana: quelle con tariffa 1 crazia,
– Altre presenze anche in altri antichi stati.
PREFILATELIA:
– Lettere del ‘600 e ‘700 con timbri a secco dei pedoni postali che sono dirette al 90% a funzioni pubbliche,
– Periodo napoleonico, si stima che l’80% possano essere dirette a funzioni pubbliche,
– Stati preunitari la presenza di lettere pubbliche è tra il 70% della Toscana e della Sicilia e l’80% dello Stato Pontificio.
REGNO:
– Collettorie: il 90% provengono da lettere spedite e dirette ad Ente pubblico,
– Numerali: tra il 60% e il 90% a seconda delle regioni,
– Tondo riquadrati: si possono stimare in circa il 70%,
– Regno V. E. III: circa il 30 % a seconda dei periodi.
RSI:
– Circa il 60 % delle affrancature VERE e di pregio.
LUOGOTENENZA:
– Circa il 70% tra pieghi e cartoline postali.
Sicuramente ho dimenticato qualche cosa ma, grosso modo, credo di non sbagliare se dico che questa “devastazione” può colpire 6 collezioni su 10.
Tutto questo parte da una affermazione e da successive azioni che hanno questo presupposto LE LETTERE PUBBLICHE SONO DEMANIALI, quindi non possono essere sul mercato, quindi il loro possesso è delittuoso, con conseguente denuncia del malcapitato per RICETTAZIONE. Ad oggi, per mia conoscenza, sono pendenti tra 8 e 10 procedimenti a carico, con relativi sequestri e con durata media degli stessi che va da 5 a 8 anni.
Tutto nasce dalla legge del 2004 sui beni culturali il cui estensore è stato maestro di imprecisione, ma che molte MENTI OTTUSE hanno utilizzato per creare il maggior danno possibile allo stesso settore che dicono invece di voler tutelare.
Per essere chiaro molti funzionari delle Soprintendenze delle varie Regioni operano con buon senso e con grande professionalità, cosi come la gran parte dei Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, poi però ci sono i Fenomeni, quelli che lo stesso Dott. Famiglietti, Direttore Generale degli Archivi di Stato, ha definito nelle riunioni preparatorie della circolare emanate il 7 ottobre2017 “TALEBANI”.
Cosa producono i Talebani:
1) l’uscita di migliaia e migliaia di pezzi dal Mercato regolare,
2) la vendita di questi materiali nelle aste specializzate oltre confine,
3) il trasferimento di operatori economici all’estero,
4) la mutilazione di massa di documenti che vengono PRIVATI DEL CONTENUTO,
5) la pesante riduzione di fatturato, quindi di reddito per chi opera regolarmente sul mercato, con attacco ai principi costituzionale della libertà d’impresa,
6) lo speco di denaro pubblico per cause che difficilmente produrranno condanne, ma che costano imponenti quantità di ore lavoro e per questo sarebbe utile far partire segnalazioni alla Corte dei Conti,
7) La privazione di tante ricerche e produzioni culturali legate agli studi condotti sulla storia e sulla storia postale.
Prima dell’estate un gruppo di “volenterosi”, denominato Gruppo di Modena, con il prezioso contributo del Sen. Carlo Giovanardi è riuscito a stabilire un rapporto con il dirigente generale del settore Dott. Gino Famiglietti, la cosa ha prodotto come risultato, la circolare emanata il 7 0ttobre, la circolare rappresenta un passo avanti nella discussione se non altro perché introduce 4 elementi fondamentali:
1) gran parte delle carte pubbliche sono state oggetto di scarto d’archivio e quindi SDEMANIALIZZATE,
2) le soprintendenze sono interessate al recupero delle carte ritenute DI PARTICOLARE INTERESSE STORICO CULTURALE,
3) tale recupero deve avvenire attraverso l’istituto della RIVENDICA, ovvero che nessuno accusa nessuno di illecita detenzione,
4) la distinzione tra ATTI che devono essere oggetto di conservazione permanente, e CARTE che posso essere state scartate attraverso le procedure dei MASSIMARI.
Alcuni hanno giudicato che questo risultato sia poca cosa, altri invece che sia stato fatto un passo in avanti, io sono stato tra questi ultimi immaginando che poi ci sarebbero state molte altre azioni di PRESSIONE VERSO LA POLITICA E LE ISTITUZIONI per ottenere una chiarezza definitiva, invece…. lascio a voi la risposta.
Francamente non riesco a capire cosa dobbiamo ulteriormente attendere: che si muova la politica autonomamente? Che passi la tempesta poi si vedrà? Ricordo a tutti che questa questione si trascina oramai da 7 anni!!
Vorrei anche ricordare agli amici collezionisti e appassionati il danno economico prodotto da questa situazione sulla valutazione dei materiali presenti nelle varie raccolte.
Le ultime notizie dal fronte giudiziario sono abbastanza positive, il 7 febbraio è andata a sentenza la causa nei confronti di Susanna Darchini (mia moglie) con l’assoluzione “perché il fatto non sussiste” e “perché il fatto non costituisce reato”, ma ci sono voluti oltre 4 ANNI … subendo un danno economico, commerciale, d’immagine, emotivo, con un alto costo per la pubblica finanza, e tutto per… pezzi del valore di poche decine di euro.
Questa sentenza, quando sarà passata in giudicato, potrà essere un buon precedente ma, quello che è da evitare, è che si debba arrivare fino a questo punto, dobbiamo allora svolgere un’azione forte, coordinata e… ragionata: ricordarsi bene l’obiettivo, evitare allarmismi general generici, avere in testa una strategia, individuare correttamente gli interlocutori.
Giovanni Valentinotti
Articolo già pubblicato su “Il Postalista” il 28 febbraio 2018 e riportato anche su “Il Francobollo Incatenato” N° 202 di Marzo 2018
Il CIF Centro Italiano Femminile di Legnano, in collaborazione con Assessorato Pari Opportunità del Comune di Legnano, Famiglia Legnanese, Associazione Filatelica Legnanese, Associazione Artistica Legnanese, Gruppo Fotografico, Cineforum Marco Pensotti Bruni, e Maria Grazia Dosio, nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Donna propone un percorso interdisciplinare attraverso la storia femminile italiana, organizzando la mostra:
Francobolli, dipinti, sculture, fotografie, manifesti
Dal 3-11 marzo 2018 presso il Castello Visconteo di Viale Toselli, Legnano (MI).
L’inaugurazione della mostra è prevista per Sabato 3 marzo ore 11:00 con presentazione del libro “La Donna nella Storia Filatelica Italiana” di Maria Grazia Dosio dopo l’inaugurazione la mostra riaprirà alle ore 15:00 con ingresso libero.
Dal 3 marzo saranno disponibili le cartoline celebrative dell’evento realizzate da Poste Italiane per il CIF in edizione limitata, ed anche pubblicazioni tematiche in presenza dell’autrice.
In data 8 marzo le cartoline saranno affrancate con i 4 francobolli di nuova emissione appartenenti alla serie “Le Eccellenze del sapere” dedicati al GENIO FEMMINILE ITALIANO e saranno completate con l’annullo speciale della Giornata Internazionale della Donna recante la data del primo giorno di emissione.
Parte del ricavato andrà a sostegno del lavoro del Centro Italiano Femminile in difesa e aiuto alle donne.
ORARI MOSTRA:
• Da Lunedì a Sabato dalle ore 15:00 alle 18:00
• Domenica dalle ore 10:00 alle 12:00, e dalle 15:00 alle 18:00
Per ulteriori informazioni:
• CIF Centro Italiano Femminile Legnano
• Sede in Viale Matteotti 3, Legnano (MI)
• Tel. 0331.8192770
• E-mail: ciflegnano@libero.it
Comunicato stampa CIF Centro Italiano Femminile di Legnano
“Collezionare francobolli ora è diventato un reato” questo è il titolo dell’articolo pubblicato ieri dal giornalista Gabriele Bertocchi su “Il Giornale.it” nel sottotitolo:
Migliaia di lettere, documenti e francobolli sequestrati ai collezionisti. Nemmeno una circolare del Ministero dei beni culturali ferma i pm.
Collezioni francobolli? Stai attento perché per la giustizia italiana sei un potenziale delinquente. Non stiamo scherzando: secondo i magistrati – che stanno ordinando sequestri a tappeto – se il francobollo è o era incollato su una busta indirizzata a un ente pubblico potresti essere incriminato per i reati di ricettazione o di incauto acquisto.
I casi
Le interpretazioni dei magistrati si basano su una legge del 2004, che stabilisce che le missive o i documenti spediti a un ufficio pubblico dal 1840, che sia lo Stato o anche Regioni, enti territoriali, persone giuridiche private senza fini di lucro, enti ecclesiastici compresi gli Stati ed enti dell’ Italia preunitaria, sono “beni culturali inalienabili”, come scrive la Verità. Ovvero documentazione storiche che deve essere custodita negli archivi statali. E secondo i giuristi anche il fancobollo è da considerarsi tale.
Sulla base della legge e dell’interpretazione dei magistrati sono incriminati dalla Procura di Cosenza per ricettazione un collezionista di Sant’ Agata d’ Esaro e sua moglie: avevano ben 13.470 lettere, tutte finite sotto sequestro. Docuementi aggiudicati all’asta e che comprendevano lettere indirizzate a preture e prefetture o a Benito Mussolini o addirittura a Vittorio Emanuele III e alla sua consorte, Elena di Savoia. Tutto è finito in mano alla Soprintendenza archivistica in attesa del processo.
Ma c’è di peggio. È il caso di Giovanni Valentinotti di Pesaro, manager in pensione e collezionista. A lui carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico hanno portato via oltre 12.000 pezzi. Tutto per colpa del web, luogo in cui offriva i sua carteggi di valore. Documenti emanati dai carabinieri pontifici di Bologna nel 1820, dal prefetto del dipartimento del Reno nel 1808 e dalla Commissione delle acque di Ferrara nel 1804. Carte che scottano secondo i pm e quindi da considerara “beni culturali, inalienabili e incommerciabili”. Per i magistrati non conta nemmeno che Valentinotti abbia ottenuto i documenti pagandoli 2 milioni di lire alla discarica di Coriano di Rimini. Il Riesame ha dato ragione al collezionista ma la Procura di Pesaro ha nuovamente disposto il sequestro con la giustificazione “erano documenti destinati alla distruzione e venivano reimmessi illecitamente in circolazione”. La colpa quindi è di chi compra non dell’ente che ha mancato ai suoi compiti, quindi alla distruzione della carte. Disavventura identica a quelle di un commerciante filatelico di Rivoli che dopo aver acquistato francobolli e lettere dalla Croce Rossa se gli è visti portare via.
Se acquisti materiali, se li vendi online o su internet vieni considerato un ricettatore o commetti il reato di incauto acquisto. “Lo Stato mette sotto processo cittadini il cui unico torto è essersi fidati dello Stato stesso che li invitava a comprare quelle lettere di cui si era disfatto attraverso gli spogli – ammette Carlo Giovanardi, senatore di Idea e presidente del circolo filatelico di Montecitorio a La Verità – stiamo parlando di centinaia di milioni di lettere la quasi totalità delle quali deriva dallo spoglio effettuato dalle amministrazioni pubbliche, sulla base di leggi che prevedevano che le tonnellate di materiale così scartato venisse consegnato alla Croce rossa, per essere mandato al macero o venduto ai collezionisti”.
E pensare che le procure non badano nemmeno alla circolare emessa dal ministero dei Beni culturali in cui si fa un distinguo tra buste o lettere trafugate dagli archivi, con relativa denuncia di furto, e i milioni di pezzi detenuti legittimamente dai collezionisti. “A nulla sono valse le circolari del ministero – sottolinea Giovanardi -, mentre in zona Cesarini siamo riusciti a bloccare un disegno di legge sull’ estensione di sanzioni penali in materia di reati contro il patrimonio culturale, che colpisce chiunque possiede beni culturali di cui non si precisa la natura”.
E così la lotta dei pm prosegue. Rischiando di affondare un mercato da 120 milioni di fatturato l’anno.
Organizzato dal Circolo Filatelico Bergamasco ed il Circolo Numismatico Bergamasco si terrà nei giorni 23 e 24 febbraio 2018 come di consueto presso lo STARHOTELS CRISTALLO PALACE in via Betty Ambiveri, 35-BG
I locali dello STARHOTELS CRISTALLO PALACE, nei giorni della manifestazione, venerdì 23 febbraio dalle ore 15:00 alle ore 18:00 e sabato 24 febbraio dalle ore 9:00 alle ore 18:00 orario continuato, ospiteranno una nutrita schiera di operatori commerciali provenienti da tutta Italia, nonché i funzionari di “Poste Italiane SpA” che allestiranno un apposito stand dedicato alla vendita di prodotti filatelici. Sarà presente, a disposizione dei collezionisti che visiteranno il Convegno, il noto perito filatelico Dr. Egizio Caffaz di Padova, che fornirà preziosi consigli, consulenze o, per chi fosse interessato, apposite perizie dei propri oggetti filatelici.
Il Circolo Filatelico Bergamasco, in occasione del 62° Convegno Filatelico, emetterà una cartolina della serie “monumenti bergamaschi” relativa alla chiesa di San Bartolomeo. Annullo speciale in collaborazione con Poste Italiane sabato 24 febbraio 2017 dalle ore 10:00 alle ore 16:00
In concomitanza con il Convegno filatelico, venerdì 23 e sabato 24 febbraio avrà luogo presso i saloni dello Starhotels Cristallo Palace di Bergamo anche il 52° Convegno numismatico nazionale, organizzato dal Circolo Numismatico Bergamasco. Numerosa la partecipazione di commercianti tra i più prestigiosi della numismatica italiana, che hanno prenotato tutti i tavoli disponibili; prevedibile un grande successo della manifestazione, grazie anche alla preannunciata presenza di visitatori da varie località, tra i quali segnaliamo i molti iscritti al sito web “La moneta”. Saranno rappresentati come sempre tutti i settori della numismatica, dalle monete antiche alle regionali italiane, a quelle del regno, alla cartamoneta, alle medaglie, ai libri e documenti antichi e alle cartoline d’epoca. La manifestazione è realizzata con il contributo di: UBI >< Banca, Pentole Agnelli, Caloni Trasporti e Logistica, Unificato, Delcampe.net, Londa International, Studioeffe Grafica e Comunicazione, Catalogo Specializzato, G.S.I. Security Group e Planetel
INGRESSO LIBERO Per informazioni: viniciosesso@fastwebnet.it – Vinicio Sesso: 3421769908
Si svolgerà all’Archivio di stato di Prato nella mattinata di sabato 17 febbraio; tema: “Posta ed emigrazione. Popoli in movimento, traversate, accoglienza” nell’immagine a lato il pubblico presente al uno dei colloqui degli scorsi anni.
L’ingresso è libero
GLI INTERVENTI IN SINTESI (a cura della segreteria dell’ISSP)
Lorenzo Carra, “Tracce postali dell’emigrazione mantovana nel mondo”Anche dalla “ricca” Lombardia e dal Mantovano, soprattutto dalla “Bassa”, numerosi sono stati coloro che furono costretti ad emigrare in un Paese straniero per cercare vita migliore. Nella presentazione vengono mostrati esempi di corrispondenza intercorsa tra i mantovani nel mondo e quelli rimasti nelle terre d’origine.
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Angelo Piermattei, “I viaggi transoceanici dei Viti, una famiglia di imprenditori”Una raccolta fotografica di quasi duecento lettere dell’Ottocento indirizzate dall’Italia a Vito Viti negli Usa ha permesso di aggiornare la storia della famiglia, impegnata nell’alabastro. Ulteriori ricerche hanno condotto al nipote Giuseppe: fece fortuna in Asia dopo venticinque anni di avventurosi viaggi intorno al mondo.
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Mario Coglitore, “Diaspore postali. Storie di donne e di confini”Dai fascicoli personali, gli elementi per raccontare due vicende, per così dire, parallele di impiegate delle Poste fiumane, costrette ad un esodo forzato verso Torino. Un’emigrazione vera e propria, segnata da fatti molto dolorosi. Storia sociale delle Poste che diventa anche storia delle donne nel Novecento
Paolo Guglielminetti, “Coloni europei costruttori ed utilizzatori delle linee ferroviarie africane”La colonizzazione in Africa fu, di tutte, quella più esigua in termini di flussi migratori dall’Europa: nella maggioranza dei territori subsahariani, infatti, i bianchi non superarono mai le poche decine di migliaia di unità, in larga parte concentrate nelle località costiere. Per loro la ferrovia, ove presente, era spesso l’unico canale di comunicazione economica e sociale con il mondo esterno. Gli oggetti postali costituiscono una testimonianza importante delle loro storie di emigranti in questa terra, al contempo ostile ed affascinante.
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Thomas Mathà, “Emigrazione scienza: l’archivio Bertoloni”L’emigrazione nel mondo della scienza è un fenomeno naturale: con l’evoluzione del mondo universitario e della ricerca, tantissime persone sono state costrette o hanno voluto spostarsi. L’archivio del professor Antonio Bertoloni, di origine ligure ma poi direttore dell’Orto botanico e professore all’Università di Bologna, può illustrare come la posta fosse indispensabile per il settore.
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Giorgio Khouzam, “La posta europea”
Venne fondata dal livornese Michele Meratti alcuni anni prima del 1830, come “agenzia di prelievo e consegna” della corrispondenza dai piroscafi che attraccavano e partivano da Alessandria. Si sviluppò ad opera di due cugini, Tito e Cleto Chini, fino ad ottenere dal Governo egiziano, sotto la direzione di Giacomo Muzzi, l’autorizzazione a gestire il servizio postale, in regime di monopolio, per tutto il Basso Egitto.
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Maria Grazia Chiappori, “Persecuzione e migrazione”
Due raccolte di lettere, entrambe pubblicate per impegno civile degli stessi estensori, testimoni oculari del genocidio degli armeni. Le missive inviate dai coniugi inglesi Harris, che visitano il Paese nel 1896, raccontano la prima ondata di persecuzioni e massacri, nonché l’imposizione dell’esodo. Le epistole del tedesco Armin Theophil Wegner testimoniano l’annientamento definitivo, voluto dal Governo dei “giovani turchi” nel 1915, con le deportazioni nei campi di concentramento e le marce forzate nel deserto della Mesopotamia
Simone Fagioli, “Andare, tornare, ricordare. Filippo Mazzei nell’iconografia filatelica”
Nato a Poggio a Caiano il 25 dicembre 1730, è stato una figura di rilievo internazionale: medico, imprenditore, patriota (tra i padri fondatori degli Stati Uniti), scrittore. Nel 1980, in occasione dei due secoli e mezzo dalla nascita, Stati Uniti e Italia emettono un francobollo a lui dedicato. L’intervento illustra con esempi di francobolli, annulli e buste come l’immagine di Filippo Mazzei emerga da questi media, considerato che la sua iconografia storica è limitata, così che, soprattutto le buste, si basano su ricostruzioni in gran parte fantasiose
Massimiliano Pezzi, “La fortunata carriera di un diplomatico borbonico a Costantinopoli nel Settecento (1740-1794)”
La formazione linguistica ed il successo di un diplomatico borbonico emigrato in un “Paese d’infedeli” attraverso la sua inedita corrispondenza con la corte napoletana, ma anche con amici e conoscenti presenti nelle capitali europee prima della Rivoluzione francese
Michele Caso, “Per un’altra emigrazione: la formazione delle linee aeree a grande raggio verso Asia e Oceania”
L’idea di creare collegamenti aerei postali e per passeggeri tra l’Europa e l’Asia e l’Australia nacque contemporaneamente alle prime linee aeree civili nel 1919, ma chiese quasi quindici anni per arrivare ad un pieno sviluppo. La “corsa” ad Est vide come protagoniste le compagnie Klm dei Paesi Bassi, Air union della Francia ed Imperial airways del Regno Unito.
Scarica il pdf dell’intervento completo, cliccando QUI
Jose Ramón Moreno, Presidente della FEPA, la Federazione delle Associazioni Filateliche Europee, informato lo scorso weekend a Milano, della creazione del Premio di Laurea 2018 intitolata a Giovanni Riggi di Numana per neo Laureati che abbiano presentato una tesi di laurea a carattere “Storico Postale”, ha voluto avere maggiori dettagli sulle iniziative promosse dalla nostra associazione, in particolare ha apprezzato molto il sito web,l’attivismo con i social network ed anche il nostro notiziario mensile “Il Francobollò Incatenato”.
Conseguenza di questo piacevole incontro, è stata la sua decisione di dare visibilità al CIFO a livello europeo, attraverso la pubblicazione di una Flash News sul sito web della FEPA
L’immagine a lato mostra lo screen-schot della home page, è possibile accedere direttamente al sito prendendo visione dell’articolo pubblicato, cliccando sul link di seguito
www.fepanews.com
Nei prossimi giorni il sito della FEPA darà anche visibilità del Premio di Laurea.
Le cortesi parole di apprezzamento di Jose Ramón Moreno, Presidente della FEPA, ci ricompensano del lavoro svolto come Comitato Direttivo e dai soci che attivamente contribuisco al successo delle nostre iniziative.
Claudio Ernesto Manzati
Scarica il pdf con lo scambio di email intercorsi sull’argomento cliccando QUI
Organizzato da Bruno Crevato Selvaggi, si terrà il 17 febbraio a Prato, come di consueto presso l’Archivio di Stato, Palazzo Datini, via ser Lapo Mazzei, con il seguente titolo: Posta ed emigrazione. Popoli in movimento, traversate, accoglienza.
PROGRAMMA
• 9,10 Saluti istituzionali di Diana Toccafondi, Direttore dell’Archivio di Stato di Prato
• Andrea Giuntini, Direttore dell’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus
• 9,30 Lorenzo Carra, Tracce postali dell’emigrazione mantovana nel mondo.
• 9,50 Angelo Piermattei, I viaggi transoceanici dei Viti, una famiglia di imprenditori
• 10,10 Mario Coglitore, Diaspore postali. Storie di donne e di confini.
• 10,30 Paolo Guglielminetti, Coloni europei costruttori ed utilizzatori delle linee ferroviarie africane
• 10,50 pausa caffè
• 11,00 Thomas Mathà, Emigrazione scienza: l’archivio Bertoloni
• 11,20 presentazione dei fondi Pastormerlo e Guarducci all’Istituto
• 11,40 Giorgio Khouzam, La posta europea
• 12,00 Maria Grazia Chiappori, Persecuzione e migrazione
• 12,20 Simone Fagioli, Andare, tornare, ricordare. Filippo Mazzei nell’iconografia Filatelica
• 12,40 Donatella Schürzel, Lettere da un progetto di ricerca
• 13,00 Massimiliano Pezzi, La fortunata carriera di un diplomatico borbonico a Costantinopoli nel Settecento (1740-1794)
• 13,20 Michele Caso, Per un’altra emigrazione: la formazione delle linee aeree a grande raggio verso Asia e Oceania
• 13,40 discussione e chiusura