Riceviamo ora informazione e documentazione del 37° congresso AICAM che si è tenuto a Champoluc dal 22 al 28 lugli u.s.
La Redazione
IL SALUTO DEL SINDACO DI AYAS AI CONGRESSISTI
È con molto piacere che saluto i convenuti a Champoluc in occasione del 37° Congresso
Nazionale dell’AICAM che è una delle maggiori associazioni filateliche italiane,
ritenuta la prima nel mondo per la sua specializzazione, e che ha al suo attivo oltre
400 pubblicazioni, 140 numeri del loro trimestrale “AICAM NEWS” ed un migliaio di
collezioni.
Ci fa molto piacere ospitare a Champoluc, nei prestigiosi locali del Centro Congressi
Monterosa SPA, questa mostra specialistica riservata alle collezioni create con
le sole affrancature meccaniche, le “rosse”, perché non solo è la prima volta nella nostra
città ma è anche la prima volta in una località di montagna e in Val d’Aosta. Ed è,
anche, per noi un’occasione utile a sottolineare il ruolo importante del collezionismo
e lo stretto rapporto fra il nostro Comune e le Associazioni del tempo libero, fonte di
ricchezza e di stimoli per la nostra località.
Siamo certi che i Soci AICAM avranno l‘occasione di una piacevole sosta, contornata
dalla bellezza delle nostre montagne, dei nostri castelli e, perché no, dai sapori
della nostra cucina, frutto della tradizione, e quindi fatta di cose semplici ma che incontrano
i gusti dei palati più esigenti.
Certamente l’occasione viene vissuta dalla nostra comunità come un’opportunità
per offrire un saggio della nostra tradizionale ospitalità.
Con particolare piacere, quindi, rinnovo il saluto ai partecipanti, augurando buon
lavoro e un piacevole soggiorno a Champoluc e in Val d’Aosta.
Alex Brunod, Sindaco
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELL’AICAM
Conosco e frequento la Valle d’Aosta da molti anni e trovarmi qui, soprattutto a
Champoluc, è un po’ come essere a casa. E quando il Consiglio della nostra associazione
ha approvato di tenere il nostro Congresso Nazionale annuale a Champoluc,
sono stato molto contento perché ero certo di aver l’occasione di poter far provare
anche a loro cosa vuol dire “trovarsi a casa” in Valle d’Aosta.
Saremo quindi nei bei locali di Monterosa SPA, gentilmente messi a nostra disposizione,
con la nostra esposizione di collezioni meccanofile, con il nostro Congresso
Annuale e, diciamolo pure, con la nostra disponibilità ad illustrare le nostre collezioni,
tra l’altro preparate con il nuovo look accattivante, a tutti coloro che, tra una passeggiata
e l’altra, vorranno scoprire un modo di collezionare forse nuovo e interessante
anche per loro.
Sono certo che tutti, dopo aver soggiornato a Champoluc, aver visitato Aosta e i
Castelli in valle, essere saliti in funivia a godere il panorama del gruppo del Monte
Rosa e, non ultimo, aver gustato i piatti della cucina valdostana, ne riporteranno un
indelebile ricordo.
Mi è grata qui l’occasione per ringraziare il Sindaco Alex Brunod e i suoi validi collaboratori,
per tutto ciò che hanno messo in moto per la buona riuscita della manifestazione.
E un grazie di cuore anche a tutta la comunità che sicuramente saprà
dimostrare a tutti il calore dell’ospitalità valdostana.
Paolo Padova, Presidente AICAM
NOTA PER I SOCI DEL CIFO
Chi volesse ricevere copia del numero unico prodotto per l’occasione dall’AICAM è pregato di scrivere a c.manzati@virgilio.it provvederemo tramite wetransfer.
SABATO 11 AGOSTO , in REINO, (BN) sarà disponibile lo speciale ANNULLO FILATELICO riportata qui a lato, commemorativo del centenario della fine della Grande Guerra.
Nella giornata dell’11 Agosto il ricco ed articolato Programma di Eventi allestito nel piccolo ma vivacissimo paese sannita, prevede, di mattina, una solenne cerimonia di intitolazione di una Terrazza panoramica ad un Soldato Reinese che nella Grande Guerra, per il coraggio dimostrato, meritò sul campo una Medaglia al Valor Militare mentre nel pomeriggio vi sarà una Conferenza storica – coordinata dal giornalista Tullio Calzone – su “La Grande Guerra che cambiò il Mondo” con illustrissimi Relatori che verranno appositamente da fuori: il prof. Aldo Mola da Torino, il Generale di Corpo di Armata dei Carabinieri Massimo Iadanza da Verona, il Colonnello dell’Esercito Antonio Zerrillo da Alba (CN).
In tale contesto, dalle ore 14,15 alle ore 18.15 presso lo storico Palazzo Meomartini, sede del Comune, sarà aperto al pubblico il servizio di ANNULLO SPECIALE FILATELICO che utilizza l’apposito bellissimo Logo distintivo delle Commemorazioni Reinesi, selezionato in un concorso di creatività indetto la scorsa primavera dal Comune di Reino.
L’Associazione Culturale Universitas Terrae Reginae, promotrice dell’annullo, per l’occasione ha selezionato e fatto ristampare una serie di 4 cartoline storiche di panorami reinesi, alle quali si aggiungono 1 panorama attuale di Reino con l’intera valle del Tammaro ed il Taburno sullo sfondo, 2 cartoline della Chiesa della Santissima Annunziata come era fino agli anni ’40 del 1900 e come è ora e i tre bozzetti primi classificati nel concorso di creatività già richiamato.
Il kit completo si compone di 10 cartoline, che potranno essere acquistate anche singolarmente.
Sarà inoltre pubblicato in numero ridotto di esemplari (150, di cui solo 120 per la vendita) un bellissimo ‘Album’ con la raccolta delle 8 cartoline relative a Reino e Il solo Logo vincitore, impreziosito da una copertina che richiama la brochure con la quale è stato presentato e diffuso il programma di Eventi commemorativi di Reino, contenente 8 annulli.
Le cartoline, già affrancate con francobolli a tema, e l’Album completo, potranno essere storicizzate da un Annullo Speciale Filatelico disponibile presso lo stand di Poste Italiane che sarà allestito nel Palazzo Comunale
Antonio Zerrillo – per il Sindaco e per il Comitato Organizzatore
Newcaste upon Tyne, 28 luglio 2018
Martino Laurenzi, ha conquistato oggi la Stanley Gibbons Cup, messa a disposizione dall’omonima Casa d’Aste per il 100° Congresso Filatelico di Gran Bretagna per la sua “Communications between Italy and Great Britain during the Great War (1914-1918)” a Brotherhood in Arms.
La collezione sarà esposta anche ad Ottobre a Rovereto in occasione XXIV Mostra Internazionale di Filatelia Numismatica e Cartofilia dal 5 al 7 Ottobre p.v. unitamente alle collozioni “I Segnatasse” di Giorgio Palumbo e “Le missioni militari d’oltremare” di Claudio Ernesto Manzati e successivamente, nuovamente a concorso ad “Italia 2018 la Mostra Internazionale sulla Grande Guerra dal 23 al 25 Novembre p.v.
Si ricorda che di questa collezione Martino Laurenzi ha prodotto un saggio, di cui le prime tre puntate sono state pubblicate sui numeri 284, 285, 286 de “Il Francobollo Incatenato” la quarta puntata sarà pubblicata sul numero 287 di settembre.
Nell’immagine in alto vediamo Rob Swain della Stanley Gibbons consegnare a Martino Laurenzi l’ambito trofeo.
Sa sinistra Collin Searle (FRPSL) Martino Laurenzi (CIFO) Rob Swain (Stanley Gibbons) e Richard Wheatley (FRPSL)
A Martino Laurenzi complimenti vivissimi da parte del Consiglio Direttivo del CIFO!
Caggiano (SA) 29.07.2018 dal nostro inviato
Come annunciato nel numero 286 di Luglio-Agosto de il Francobollo Incatenato, ieri sabato 28 luglio il nostro Vicepresidente è convolato a sera, a giuste nozze nella chiesa di Caggiano (SA), felici soprattutto i genitori come gli sposi che all’apparenza non erano per niente emozionati.
Dopo la cerimonia, nella chiesa della parte antica del paese il rinfresco si è svolto sul suo piazzale nel castello medioevale normanno che si trova di fronte alla chiesa, e che nel medioevo ha accolto Cavalieri Templari. Le sale del castello dove è hanno ospitato il banchetto nunziale, sono un vero e proprio museo, con reperti antichi e ricostruzioni moderne di armature e vestiti medioevali.
Al matrimonio come da immagine qui a lato ha accolto una nutrita scheira di Collezionisti Filatelici con mogli e figli; erano presenti nell’ordine: Piero Bartoloni, Rocco Cassandri, Francesco Gagliardi, Paolo Guglielminetti, Agostino Macrì, Claudio Ernesto Manzati (testimone per lo sposo) Angelo Piermattei,
La cerimonia si è conclusa con il taglio della torta nunziale ed il lancio del bouchet poco prima di mezzanotte, gli sposi stanchi ma felici si apprestano a partire per una vacanza in Giappone, rientreranno a Roma alla fin d’agosto.
Nota di cronaca, durante la messa, alla lettura della lettera di S. Paolo a Corinti, tra i filatelisti presenti serpeggiava la domanda, se il sacerdote avesse consegnato la lettera originale al diacono!
di Enrico Dallara
Dal 5 al 12 Agosto 2018, il Gruppo Studi Filatelici Borgo Taro organizza presso il Museo delle Mura di Borgo Val di Taro (PR), una mostra di storia postale dal titolo Borgotaro e Parma, la Posta Antica ed i Francobolli.
Borgotaro o Borgo Val di Taro, capitale del Fungo Porcino, ha avuto in passato una posizione rilevante di Stazione di Posta. Posta al confine del Ducato di Parma. Già all’inizio del XVII secolo il “Borgo” venne indicato nelle principali guide postali come stazione di posta per i corrieri provenienti da Milano, Venezia, Parma e diretti a Genova. Il Duca di Parma Francesco Farnese, nel 1720, vi stabilì l’apertura di una Posta dei Cavalli che Napoleone elevò, nel 1808, a Direzione postale.
Maria Luigia nel 1816 modificò la Direzione postale in Cancelleria che dal 1827 venne associata alla Posta dei Cavalli. Dal 1 Giugno 1852 anche a Borgotaro si introdusse l’uso dei francobolli del Ducato di Parma per le corrispondenze.
La mostra sarà aperta sabato 5 Agosto dalle 17,30 alle 19,00 e poi con orari diversi dal 6 al 12 Agosto. Nelle giornate del 6, 11 e 12 agosto sarà possibile prenotare visite guidate con gli espositori.
Per maggiori informazioni scrivere all’Ufficio Turistico del Comune di BorgoValditaro uit@comune.borgo-val-di-taro.pr.it, oppure chiamare al 0525/96796.
UN PO’ DI STORIA
Già all’inizio del XVII secolo il “Borgo” venne indicato nelle principali guide postali come stazione di posta per i corrieri provenienti da Milano, Venezia, Parma e diretti a Genova. Il Duca di Parma nel 1720 consentì l’apertura di una Posta dei Cavalli a Borgotaro e corse periodiche settimanali con Parma e con Genova. Napoleone nel 1808 inserì Borgotaro nel Dipartimento degli Appennini, elevò il vecchio Ufficio di Posta a Direzione postale e fece preparare a Parigi il primo timbro postale. Maria Luigia nel 1816 modificò la Direzione postale in Cancelleria e dal 1827 alla Cancelleria venne associata una Posta dei Cavalli. Dal 1 Giugno 1852 anche a Borgotaro si introdusse l’uso dei francobolli del Ducato di Parma per le corrispondenze. Dal 1860 il Regno d’Italia istituì in Valtaro diversi uffici postali alle dirette dipendenze del Borgo: Bardi, Bedonia, Compiano, oltre a Berceto già aperto dal 1857
LE COLLEZIONI
Nella Mostra saranno esposte due collezioni del Ducato di Parma dello scrivente, animatore del Club di Borgotaro, ed il fedelissimo Liliano Lamberti sempre presente agli incontri ferragostiani.
di Danilo Bogoni
Tre carceri milanesi riunite in un’unica mostra filatelico – artistica, aperta fino a metà luglio allo Spazio filatelica delle Poste centrali (via Cordusio 4). “Uno spazio sì di Poste Italiane, ma al tempo stesso uno spazio della città dove si susseguono incontri”, ha sottolineato Giovanni Accusani, responsabile del Nord Ovest dell’Azienda guidata da Matteo Del Fante. Frutto del Progetto filatelia nelle carceri, condiviso dai ministeri della Giustizia e dello Sviluppo economico, da Poste italiane e da alcune organizzazioni di settore, la rassegna propone alcuni elaborati realizzati all’interno delle singole carceri. Disegni su temi vari, compreso quello del bresciano Dario Trainini, riprodotto su una delle quattro cartoline per la Festa della Mamma edite da Poste Italiane, realizzati dal laboratorio Artemisia, diretto da Nadia Nespoli, attivo all’interno della Casa di reclusione di Bollate, dove nel 2007 ha preso le mosse il progetto pilota che ha portato alla firma, il 13 febbraio 2013, del protocollo per la promozione e lo sviluppo formativo denominato, appunto, “Filatelia nelle carceri”. Il “carcere – ricorda Matteo Nicolò Boe, da tempo tornato libero nella sua Sardegna, autore di un disegno con le sbarre spezzate da una farfalla, proposto attraverso la cartolina ricordo e l’annullo postale – è come una ragnatela che inaridisce l’anima. La farfalla, metafora dell’impegno in attività culturali, come la filatelia, capace di spezzare le sbarre, librandosi gaia e danzante nel cielo”.
La casa circondariale di San Vittore è presente alla rassegna con la collezione, come le restanti esposte in vetrinette messe a disposizione dal Centro italiano di filatelia resistenza e storia contemporanea, che Franco Uggetti, anch’esso tornato libero dopo aver scontato la pena, realizzò durante la detenzione. Un viaggio attraverso la Lombardia. Luoghi, monumenti e personaggi della regione via via ricordati con francobolli e completati con coloratissimi disegni.
Più corpose, e per certi versi impegnative, le proposte del “Gruppo filatelia” dell’alta sicurezza di Milano Opera, articolate in due collezioni, entrambe presentate (per ragioni di spazio) in selezione. La raccolta “Vangelo filatelico”, per la cui realizzazione Matteo Nicolò Boe, Vito Baglio, Antonio Albanese, Nicola Mocerino, Diego Rosmini e Luigi Di Martino, hanno attinto dai francobolli messi a disposizione da papa Francesco. Tenuta a battesimo, nella casa di reclusione di Milano Opera, dal cardinale Angelo Scola, l’elaborato è proposto per la prima volta al di fuori delle mura del carcere. Una primizia è invece rappresentata dalla collezione “Anniversari in uniforme”, firmata da Matteo Nicolò Boe, Vito Baglio e Diego Rosmini, che tratta dei corpi militari in generale e del duecentesimo anniversario, in particolare, della Polizia penitenziaria. Un azzardo.
Per certi aspetti una “contraddizione in termini – come ammettono i tre autori – delegare a dei detenuti un racconto filatelico sui vari corpi militari, repressivi e, in particolare celebrativo del 200° anniversario dell’istituzione dell’istituzione della Polizia penitenziaria”.
Tuttavia, “la capacità di astrarsi da passioni, da pregiudizi stratificati e da un contingente tutt’ora conflittuale” ha finito col “favorire la realizzazione della collezione”.
“Rimettere l’attenzione su Istituti di pena così da rendere più facile il reinserimento” dei reclusi una volta tornati liberi è per Poste Italiane – ha ribadito Giovanni Accusani – “motivo di orgoglio”. “Per chi ama la filatelia – ha a sua volta sottolineato Fabio Gregori, responsabile di Filatelia di Poste Italiane- questa mostra rappresenta un momento di emozione, perché attraverso di essa si riesce a comprendere come il francobollo e il mondo che ruota intorno al francobollo sia in grado di far crescere attenzione, di fra crescere interesse, di far crescere passione, di far crescere conoscenza.
Perché il francobollo è un narratore dell’Italia, il francobollo è una voce fuori campo, un grillo parlante che è in grado di portare alla nostra attenzione le tante curiosità italiane, le tante eccellenze, le bellezze, le meraviglie, i grandi personaggi, i grandi italiani.
Coloro che, da dietro le sbarre del carcere si sono avvicinati ai francobollo hanno prima scoperto e poi valorizzato la conoscenza della storia che proviene da ogni singolo esemplare, attraverso il quale sono riusciti a raccontare le loro sensazioni, a raccontare le curiosità che hanno scoperto con un francobollo.
Bene – la conclusione di Fabio Gregori – secondo me la strada per riportare sotto i riflettori il francobollo è proprio questa: utilizzarlo come strumento di conoscenza”.
“Questa mostra – non ha avuto difficoltà ad ammettere Catia Bianchi, la funzionaria giuridico-pedagogica nella Casa di reclusione di Bollate che nel 2007 ha fatto da “levatrice” al Progetto filatelia nelle carceri – è una risposta concreta alla domanda che molti si pongono e che suscita molta polemica è la dimostrazione plastica di quello che è e deve essere la certezza della pena. Cioè la certezza che quando uno entra in carcere e fa qualcosa di utile per se e per gli altri e produce risultati è perché dietro c’è qualcosa che funziona. Perché i risultati sono sempre fonte di processi che funzionano”.
Dopo l’inaugurazione della mostra, Fabio Gregori ha incontrato, nella Casa di reclusione di Milano – Opera il direttore, Silvio di Gregorio e il “Gruppo filatelia” dell’Alta sicurezza.
La farfalla che spezza le sbarre, disegnata da Matteo Nicolò Boe ed utilizzata sia per la cartolina che per l’annullo.
Avendo trasmesso ormai da lunga data ogni incarico operativo nell’ambito delle Società del Gruppo Bolaffi al mio primogenito Giulio Filippo, ricevo soltanto più in veste di comune lettore “Il Collezionista”. Con qualche giorno di ritardo, desidero esternarvi la sorpresa che ho provato nel prendere visione della copertina del numero di giugno-agosto della sopra accennata Testata.
Una scelta dipendente dal fatto che proprio stamane ho incontrato nel cortile della nostra Sede di Torino il Perito Giorgio Colla, nonché il Commerciante Roberto Toselli. Chiacchierando con loro ho palesato infatti il mio pensiero su un episodio che forse, anche fra i destinatari della presente, potrà suscitare un qualche interrogativo.
Bene premettere che ormai sono passati tanti anni da quando, in modo quasi ininterrotto, scendevo in campo per manifestare lo sdegno che provavo e che provo tuttora nei confronti del miope e inetto sfruttamento della filatelia da parte degli Stati emittenti.
Il fatto che dopo questa lunga pausa vi intrattenga ora su un analogo tema, è da ascriversi all’emissione del 14 giugno dedicata a Salvatore Quasimodo, la cui uscita, almeno per quanto mi riguarda, rappresenta un episodio certamente non trascurabile.
Infatti:
1. Bene sottolineare che l’emissione oggetto di questo mio accenno non costituisce certamente una novità, visto che già messa in atto da altre amministrazioni postali.
2. Sino a quando sono stato direttore de “Il Collezionista”, non mi sono mai soffermato in modo circostanziato sul diffondersi di questo genere di etichette postali. Un non impegno che dipendeva dal fatto che da decenni ero già fin troppo concentrato a esternare le mie critiche e il mio sdegno nei confronti della politica filatelica praticata dalle amministrazioni postali, senza scendere troppo nello specifico.
3. Arrivando al focus, il mio scrivere si limita solo a segnalarvi che, a mio avviso naturalmente, la sopracitata emissione non dev’essere considerata in veste di francobollo.
4.Infatti, il suo anomalo apparire in termini filatelici, dal momento che privo di valore facciale, conduce questa contromarca postale esclusivamente nell’ambito dell’erinnofilia. (Eventuali sporadici casi di analoga foggia, inseriti nei mercuriali, devono essere generalmente attribuiti a emissioni dei primordi o ascrivibili a ragioni di emergenza postale).
5. A sostegno delle mie ipotesi, ritengo sufficiente citare, fra i tanti altri casi, la pala di sinistra dei “Trittici di Balbo”, che opportunamente non viene nomenclata, in veste di francobollo, nel Catalogo Bolaffi.
6. Ciò segnalato, comunque per quanto mi compete, nell’ambito della mia attività peritale, non designerò mai questa etichetta in veste di francobollo.
7. Sempre a titolo personale, questa emissione mi riconduce fra l’altro a quanto scrissi nel 1981 nel volumetto “La Filatelia verso il 2000”. Un capitolo s’intitolava “E se il francobollo non esistesse più”. A questo interrogativo, rispondevo positivamente. Infatti ipotizzavo che l’eventuale interruzione delle tantissime nuove emissioni, quasi tutte insulse e soprattutto prive di DNA collezionistico, venisse a cessare. Ciò avrebbe ricreato, sempre a mio avviso, anche se in modo imprevisto, per ragioni storico-cronachistiche, un rinnovato interesse per tutti i francobolli emessi. Questo auspicio, pur se in modo involontario, forse ha incominciato ad avverarsi anche se solo per giustificate ragioni tecnico-postali. Quindi, almeno dal mio punto di vista, speriamo che i “Quasimodo” proliferino sempre di più, onde finalmente far dimagrire le inutili pagine che ogni anno con le “novità” rimpinguano i cataloghi, rendendo la loro consultazione quanto mai inappetente per i collezionisti.
8. A questo punto ovviamente ognuno è libero di interpretare come meglio crederà questo mio imprevisto ritorno alla penna e calamaio filatelico, dal momento che, ricordiamocelo sempre, collezionismo significa “libertà di collezionare”.
Un cordiale saluto a tutti, Alberto Bolaffi
Abbiamo provveduto a inviare questa mail a:
Periti italiani, Associazione Nazionale Professionisti Filatelici, Case d’asta filateliche italiane, Associazioni di studio filatelico e storia postale, Riviste filateliche, Giornalisti USFI
Quasi subito dopo aver inviato ieri la Flash News con cui veniva presentata la manifestazione filatelica a concorso in memoria di Nello Bagni, abbiamo ricevuto, la richiesta da parte dei collezionisti di estendere la partecipazione, a tutte le Classi di Filatelia Tradizionale e Storia Postale; non solo riferite allo Stato Pontificio come inizialmente annunciato.
Stessa cosa per gli elaborati di Filatelia Tematica, che inizialmente erano rivolte alla Botanica: piante, fiori, frutta e i mestieri ad esso collegati.
Dopo un rapido consulto, è stato deciso di modificare il regolamento e di accogliere la più ampia partecipazione di collezionisti, in questo senso qui di seguito troverete il regolamento modificato unitamente alla nuova scheda di partecipazione aggiornata.
Siamo felici di questa sollecitazione, sono state le prime parole di Franco Laurenti che con Maurizio Caimmi sono stati gli ideatori e promotori dell’iniziativa e che noi del CIFO abbiamo accolto con grande favore
Attendiamo ora le vostre iscrizioni, ricordandovi di inoltrarle via email entro e non oltre il 31 LUGLIO 2018 al Coordinatore del Concorso:
Giacomo Luppi e-mail jack061997@hotmail.it – cell. 334.190.1370
Scarica il Nuovo Regolamento del Concorso, cliccando QUI
Scarica la Domanda di Partecipazione aggiornata, cliccando QUI
Scarica la Scheda di Presentazione della Collezione per le Classi FIP di Filatelia Tradizionale e Storia Postale, cliccando QUI
Scarica la Scheda di Presentazione della Collezione per le Classi FIP di Filatelia Tematica, cliccando QUI
Buona partecipazione a tutti!
Claudio Ernesto Manzati
email di Francesco Projetto, inviata al CIFO, UFS ed il Postalista
Buongiorno a tutti e scusatemi se vi tedio il fine settimana. Oramai i pochi collezionisti filatelici rimasti credo dobbiamo rassegnarci a smettere di collezionare. Come saprete il 3 luglio prossimo cambiano le tariffe postali. Io ho incentrata una collezione sugli usi singoli in tariffa dei francobolli italiani fino ai giorni nostri.
Nel premettere che a Palermo i francobolli presenti agli sportelli filatelici nel giorno di emissione quest’anno sono stati solo un paio di volte, il 28.06.2018, giorno di emissione del francobollo di Angelo Secchi, mi sono recato prima presso Palermo Centro e poi presso Palermo Ausonia: francobollo non arrivato.
Stesso discorso il 29 ed il 30 giungo 2018, data questa in cui ho fatto le mie rimostranze alla Direttrice di Palermo Centro ed ho inoltrato il reclamo che allego, simile a quelli già in passato inviati e per i quali si era avuta rassicurazione che tali disservizi sarebbero stati eliminati: parole al vento.
Conseguentemente, se anche lunedì tale francobollo non dovesse pervenire presso gli sportelli filatelici preposti, la mia collezione sarebbe irrimediabilmente compromessa, seppur il francobollo Secchi con valore lettera “B” sarebbe utilizzabile singolo in tariffa anche dal 3 luglio, ma si creerebbe un vuoto per il breve periodo in utilizzo come valore da 0,95 cent dal 28.06.2018 al 02.07.2018.
Ciò premesso, avuto riguardo anche al veto Giacomelli ed all’annosa vicenda archivi, vi sottopongo un quesito che ritengo sarebbe da estendere a tutti … e quei pochi … collezionisti:
“Credete che valga ancora la pena di continuare a collezionare francobolli e/o storia postale?”
La mia risposta è intrinseca in questa email sfogo, in quanto non credo si possa ancora sopportare questo pressapochismo deleterio di Poste Italiane.
Saluti cordiali e buon fine settimana a tutti.
Francesco Projetto, Palermo 30 Giugno 2018
Scarica il pdf del reclamo inoltrato da Francesco Projetto a Poste Italiane, cliccando QUI
Sono trascorsi ormai dieci anni da quando in una giornata di Ottobre 2008 l’Amico, il Professore, il nostro Presidente ci ha lasciati!
Gli anni trascorsi insieme, sicuramente maggiori di 40, hanno lasciato una traccia, un ricordo che difficilmente possono essere dimenticati. Difficilmente dimenticabili non solo dal sottoscritto ma dai tanti amici e soci del nostro Circolo che trovavano sempre in lui la persona capace di trovare e dare la soluzione alle domande filateliche tra le più disparate. Le Domeniche trascorse insieme a “ razzolare “ tra i documenti, che in quei periodi arrivavano sempre più copiosi in Associazione, ci permettevano di trovare sempre qualche documento di grande interesse.
Ma questo è l’amico, il filatelico che con le sue pubblicazioni, non credo di sbagliare se ritengo siano state in un numero certamente maggiore di 50, molte delle quali sviluppate insieme con gli amici filatelici di una vita, Francesco Mainoldi, anch’egli nostro compianto Presidente, Maurizio Caimmi, Alberto Cavallieri, Gianluca Negretti e tanti altri, articoli e pubblicazioni che hanno spaziato prevalentemente nell’area della storia delle Poste di Bologna, dei suoi uffici, dei suoi percorsi, del periodo Napoleonico , per arrivare fino al periodo della seconda guerra mondiale con le interruzioni e riattivazioni dei vari servizi.
Non meno importanti i suoi studi nel modo del “ Pontificio “ e delle “ Romagne “ con approfondimenti sulle epidemie, con i regolamenti sulla disinfezione postale, per sconfinare , forse in un solo caso, nel moderno, con un interessantissimo articolo sul “ caso del 185 Lire aereo di Michelangelo “. Alcuni interessanti articoli interessavano viceversa la sua professione di Botanico con la sua carriera Universitaria iniziata nel 1964 a Bologna presso l’Istituto di Botanica in qualità di assistente per poi , anno dopo anno , scalare tutti i livelli gerarchici interni fino a diventare, nel 1982, Direttore dello stesso Istituto. Successivamente fu anche Membro del Senato Accademico dell’Università di Bologna e Presidente del Corso di Laurea in Scienze Naturali. In tutto il periodo Universitario ha svolto anche importanti attività di ricerca, fu il primo ad individuare il ruolo importante delle poliammine come fattori di crescita delle piante, che gli permise di promuovere fiorenti scuole anche in ambito internazionale. Questo è l’altro, vero volto del Professor Nello Bagni Accademico e Ricercatore.
Questo, come abbiamo cercato in queste poche righe di ricordare , è ancora Nello, l’Amico, il Professore, il Filatelico e il reale divulgatore di tanta conoscenza ed è per questo positivo dualismo del Professore Accademico e del Filatelico esperto, collezionista e ricercatore di Pontificio, che l’Associazione Filatelica Numismatica Bolognese, la sua Associazione ha deciso di ricordarlo, in questa triste ricorrenza, lanciando un doppio concorso che grazie anche alla collaborazione dell’amico Claudio Ernesto Manzati e della collaudata organizzazione del CIFO@Net, programmare una mostra virtuale a concorso di Filatelia Tradizionale e Storia Postale, limitatamente allo Stato Pontificio, e di Tematica che richiami le scienze naturali o la botanica o le attività e mestieri ad essi collegati.
La giuria di CIFO@NET 2018 “Memorial Nello Bagni” sarà presieduta da Giorgio Khouzam e sarà composta da:
1. Lorenzo Carra
2. Thomas Mathà
3. Paolo Guglielminetti
4. Giacomo Bottacchi
Claudio Ernesto Manzati fungerà da segretario
Le domande d’iscrizione dovranno essere compilate con il modulo qui di seguito riportato ed anche scaricabile dal sito web www.cifo.eu in ogni sua parte, e firmate; e dovranno giungere al Coordinatore via e-mail entro e non oltre il 31 LUGLIO 2018:
Giacomo Luppi e-mail jack061997@hotmail.it – cell. 334.190.1370
Il collezionista dovrà far pervenire quanto prima possibile e comunque non oltre il 31 AGOSTO 2018, le scansioni della propria collezione, via internet unitamente alla relativa Scheda di Presentazione al Responsabile della parte informatica:
Sergio Castaldo e-mail sercastaldo@hotmail.com – cell. 327.78.13.319
Sempre entro il 31 AGOSTO 2018 si dovrà saldare la quota di partecipazione (pari ad 10 centesimi per ogni foglio presentato (12 € per 120 fogli), con un minimo di € 5,00 per le collezioni da UN QUADRO ovvero sino ad un massimo di 16 fogli, mediante bonifico sul conto:
Associazione Collezionisti Italiani di Francobolli Ordinari
UNICREDIT BANCA agenzia di Milano (MI) – Via De Roberto angolo Via Maria Melato IBAN – IT 05 B 02008 01650 000100693378
A tutti i partecipanti sarà rilasciata una medaglia ricordo ed un attestato di partecipazione unitamente alla valutazione delle collezioni secondo il regolamento visibile e scaricabile nell’area dedicata CIFO@Net 2018 dal sito www.cifo.eu
Come per le precedenti manifestazioni virtuali CIFO@Net anche per questa edizione 2018 sarà previsto un premio del gradimento del pubblico, che potrà esprimere il proprio voto per email, le modalità del voto ed il regolamento sono allegati al presente notiziario, e sempre scaricabili dal sito www.cifo.eu
Come potete vedere, le collezioni che abbiamo chiamato a confrontarsi, riteniamo rispecchino l’anima poliedrica di Nello e le sue principali passioni, in campo filatelico lo Stato Pontificio, ed in quello professionale le Scienze Naturali e la Botanica.
Alle targhe che premieranno le migliori collezioni, verrà aggiunto un premio speciale che la vedova del compianto Nello Bagni, Signora Donatella, ha espresso il desiderio di consegnare personalmente alla migliore collezione.
Franco Laurenti – Presidente Associazione Filatelica Numismatica Bolognese
Scarica il pdf del Regolamento cliccando QUI
Scarica il modulo per la Domanda di partecipazione, cliccando QUI
Scarica la scheda di presentazione della collezione per la Classe Filatelia Tradizionale e Storia Postale, cliccando
QUI
Scarica la scheda di presentazione della collezione per la Classe Filatelia Tematica cliccando, QUI