Aumenti sino al 300% per il nolo delle Caselle Postali hanno prodotto un coro di lamentele ed il ricorso da parte delle associazioni di consumatori al garante per la concorrenza per l’indiscrimanto aumento oltremodo ingiustificato per il nolo delle caselle postali. La nuova tariffa 2010 per la casella piccola passa da 35 € a 100 € con un aumento pari al 185%, la casella postale di media dimensione da 42 € passa a 150 € con un aumento pari al 257% ed quella grande da 50 € è stata portata a 200 € con un aumento del 300% ovvero quadruplicato. Pioggia di disdette negli ultimi giorni da parte dei consumatori inferociti per il poco rispetto che Poste Italiane hanno mostrato nei loro confronti e fermento in rete per l’atteggiamento di Poste Italiane che forti della posizione di monopolio hanno effettuato aumenti assolutamente non giustificati. Questa è l’ennesima riprova del poco interesse che Poste Italiane ha nei confronti del servizio postale rispetto alla gestione finanziaria e pertanto ha aumentato i prezzi dei servizi che non sono più strategici effettuando quello che in termini economici si chiama “Milking” ovvero la spremitura della parte considerata “non core competence”. Che sia questa l’anteprima della cessione di questo ramo d’azienda ad un anno data dalla liberalizzazione del servizio postale universale, mungendo i consumatori dove sia possibile?
In alto immagini di casellari postali prodotti dalla ditta PALLESTRINI & C. srl
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