Negli ultimi due giorni, ovvero immediatamente dopo l’incontro del 18 luglio u.s. al MiBACT, il web è stato oggetto di una tempesta di email di sostegno o di insoddisfazione sulle comunicazioni ufficiali dei partecipanti all’incontro, da parte di chi non era presente e che comunque considerata l’importanza dell’argomento, ha voluto contribuire con idee, proposte o anche con critiche per un mancato immediato risultato.
Qui di seguito Vi allego i comunicati dei partecipanti all’incontro che hanno, come potrete apprezzare avuto anche loro percezioni differenti sul risultato dell’incontro.
Credo personalmente che il messaggio inviato da Carlo Giovanardi sopra la “tempesta mediatica” dia pienamente il senso di quanto accaduto, Vi riporto qui di seguito il testo:
Email inviato il 19 luglio 2017
Mia opinione: hanno ragione quelli che hanno visto un bicchiere mezzo vuoto; hanno ragione quelli che hanno visto un bicchiere mezzo pieno. Di sicuro c’era il bicchiere!
Solo a settembre sapremo se si riempirà del tutto, ed allora brinderemo, o si svuoterà del tutto, ed allora combatteremo!
Intanto buone vacanze a tutti!
Carlo Amedeo Giovanardi
Dopo questa email, ed aver letto gli scambi di email, ho riflettuto e la mattina successiva (ieri 20 luglio) ho scritto al Dr. Gino Famiglietti, qui di seguito il testo che oggi condivido con voi. Claudio Ernesto Manzati
Ill.mo Dr. Famiglietti,
le volevo rivolgere a nome dei miei associati del CIFO e più in generale di tutti gli amanti e studiosi della Storia Postale, un grazie di cuore per la sua disponibilità a cercare dopo tanti anni di affrontare e risolvere una situazione che sta veramente a cuore soprattutto dei collezionisti.
La ragione è che i collezionisti si sentono attraverso l’azione si sequestro promossa dai sovraintendenti e quindi l’inevitabile ricorso della magistratura, trattati come delinquenti comuni con conseguenze economiche e personali che può ben capire disincentivano nel continuare a promuovere lo studio della Storia Postale.
Mentre può ben comprende che per i collezionisti l’aspettativa è differente in quanto ritengono, che lo Stato debba riconoscerli come benemeriti, per il tempo ed i soldi che dedicano e perché attraverso il loro lavoro hanno salvato dallo spoglio degli archivi e quindi dal macero la Storia Postale d’Italia.
Il materiale attraverso la loro catalogazione è fruibile a tutti i cittadini italiani che ne possono godere attraverso le mostre filateliche, i convegni ed i seminari che vengono offerti; anche ai non iscritti al circolo o associazione, che ha promosso l’incontro.
Ma anche attraverso la pubblicazione di articoli su riviste specializzate o la stampa di libri di cui lei ne ha avuto un esempio con la consegna del volume de “La Storia della Posta in Italia dall’antichità al terzo millennio” e lo studio su “La sovrastampa di Teramo”. Come tutti i libri filatelici pubblicati, hanno come scopo principale quello divulgativo e non economico.
Qui di seguito, troverà i post pubblicati, negli ultimi giorni sul sito dell’associazione www.cifo.eu che rappresento, ed una nota del Senatore Giovanardi che fa seguito alle decine di email che dopo l’incontro di martedì si sono state scambiati tra collezionisti.
Concludo invitandola a ripensare al punto che di fatto ancora divide il pensiero della Direzione Generale Archivi dal mondo del collezionismo Storico Postale, il fatto che la prova della leicità del possesso di un documento, secondo l’interpretazione corrente spetterebbe ai collezionisti; mentre da parte loro, ritengono che non debba essere così, a meno che non sia stato oggetto di furto con chiara denuncia, dando per assodato che il materiale in possesso dei collezionisti sia entrato nel circuito di acquisto/scambio attraverso lo spoglio degli archivi promosso dallo Stato.
In questo come le ha indicato il dr. Buffagni del Gruppo Spontaneo di Modena, nel trentino nella legge che tutela il bene Demaniale degli Archivi di Stato è stata inserita una frase che recita….”purchè siano presenti negli archivi”.
Questa frase di fatto, sana la situazione ambigua sullo spoglio degli archivi, a meno che non vi sia stato un furto dagli archivi accertato e denunciato; questa frase inoltre pone in essere una situazione differente trattamento i cittadini, da parte degli organi dello Stato su questa materia su cui riflettere!
Lei ha indicato che il suo dovere istituzionale e quello di difendere il Patrimonio dello Stato per 60 milioni di cittadini, i collezionisti le dicono che da decenni stanno difendendo il patrimonio Storico Postale, dall’irrimediabile perdita (andata al macero) e lo continuano a fare.
Il Dr. Giovanni Valentinotti, le ha detto che in archivio dispone di oltre 800.000 documenti, credo di non esagerare nel dire che ogni collezionista ne dispone almeno 100.000, se lei visitasse un convegno filatelico come ad esempio quello di Veronafil si renderebbe conto di quanto materiale viene scambiato e dell’impossibilità pratica per un collezionista di poter dimostrare l’avvenuto acquisto.
Eravamo tutti molto preoccupati del clima, che prima dell’incontro di mercoledì 18 luglio u.s. si era creato per le possibili conseguenze personali che l’azione di un sovraintendente poteva produrre, ed e proprio per questa ragione che “Noi Collezionisti” eravamo determinati a perseguire tutte le strade possibili siano esse mediatiche o anche giudiziarie nei confronti di organi dello stato o singoli funzionari.
Ora l’ascolto delle nostre ragioni e con l’apertura a collaborare, la “tempesta” che si profilava all’orizzonte sembra allontanarsi, soprattutto per la ventilata ipotesi che prima del ricorso alla magistratura vi sia una via amministrativa da percorrere, più rispettosa per il collezionista e più intelligente dal punto di vista economico per entrambi le parti.
La ringrazio ancora della sua disponibilità, attendo a nome dei collezionisti che rappresento e più in generale agli amici e studiosi della Storia Postale, l’invito all’incontro di settembre.
Cordialità
Dott. Claudio Ernesto Manzati
Presidente
COLLEZIONISTI ITALIANI di FRANCOBOLLI ORDINARI
Membro de l’Académie européenne de philatélie
Membro de The Royal Philatelic Society London
Membro del Collectors Club of New York
Membro del DASV Deutschen Altbriefsammler-Verein e.V.
Iscritto nei quadri dell’AIJP, Association internationale des journalistes philatéliques
You must be logged in to post a comment.