Inserito 29-09-2017
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di Claudio Ernesto Manzati

”Bicchiere mezzo pieno o Bicchiere mezzo vuoto?……..abbiamo un bicchiere!
Questa l’affermazione di Carlo Amedeo Giovanardi aveva valutato l’incontro del 18 luglio u.s. con il DG degli Archivi del MiBACT e successivamente Giovanni Valentinotti aveva nella riunione di Verona del 28 luglio indicato “…..bisogna vedere in quale Osteria siamo capitati!”.


Ebbene all’incontro convocato come promesso dal Dr. Gino Famiglietti, e guidato da Carlo Amedeo Giovanardi, hanno partecipato Giovanni Valentinotti, finalmente con delega formale dell’Associazione dei Commercianti, Emilio Simonazzi con delega della FSFI, oltre a Fabio Bonacina (USFI), Giuseppe Buffagni (Gruppo di Modena) Silvano Sorani (Periti Filatelici) e Thomas Mathà cooptato per l’assenza di Claudio Ernesto Manzati, non presente per impegni di lavoro non differibili, ma anche in rappresentanza dell’ AIEP l’Associazione degli Esperti Internazionali di Filatelia; nella generalità i commenti dei presenti, raccolti a caldo subito dopo la conclusione dell’incontro è stato…”un bel bicchiere a ¾ anzi forse al 95 % pieno!” un bel viatico dopo tanti mesi di preoccupazione per commercianti e filatelisti.

Il Dr. Gino Famiglietti coadiuvato dalla Dr.ssa Micaela Procaccia e dal Sovraintendente agli archivi del Lazio, ha aperto i lavori consegnando il documento di 54 pagine e dopo la sua presentazione, ha concesso ai presenti una settimana per poterlo approfondire, pregando la non divulgazione del testo, e finalmente in un clima più sereno del precedente incontro e stato più disponibile ad accogliere entro martedì 3 Ottobre eventuali suggerimenti, la pubblicazione finale è prevista martedì 4 ottobre. Il testo contiene una lunga lista di documenti, norme, atti ufficiali che dagli antichi stati preunitari sino ai giorni nostri evidenzia quali sono stati i passaggi formali relativi allo spoglio degli archivi ma anche alle norme che ne hanno guidato l’esecuzione pratica.



Mibact20190926I presenti all’incontro oltre all’Avv.to Andrea Valentinotti, ingaggiato dal gruppo di Modena prepareranno un documento di sintesi con le valutazioni che scaturiranno dalla discussione collegiale. Molto positiva anche la discussione che ha seguito l’atto formale della consegna del documento, in sintesi le cose che indicano ai presenti un “Bicchiere quasi pieno” sono le seguenti:

1. Il Dr. Famiglietti ha indicato evidenziato come i procedimenti penali, i sequestri non sono coerenti con gli obiettivi del MiBACT per la salvaguardia dei documenti con valore storico.

2. Il MiBACT non ha voluto impugnare la sentenza “Coda Alberto Canati” anche in presenza di una decisione del Giudice monocratico, che come base per l’assoluzione aveva fatto riferimento ad una circolare ministeriale, di fatto superata da un documento successivo. Questo perché i documenti oggetto del sequestro non erano di rilevanza Storico-Culturale e come tali non dovevano essere oggetto di sequestro.

3. Ha consegnato ai presenti una circolare del 1986 che già allora indicava che involucri quali buste affrancate o non affrancate o sovra-coperte, anche se indirizzate a enti pubblici, senza presenza di contenuto non sono da ritenersi oggetti di interesse storico.

4. Nel caso in cui il MiBACT individui materiale ritenuto di interesse storico, agirà in via amministrativa prima di ricorrere allo strumento del sequestro e della denuncia penale.

5. Che il MiBACT si rende disponibile al colloquio e collaborazione con le Associazioni di Storia Postale, dei Collezionisti e dei Commercianti.

Quali saranno i prossimi passi? Una lettura attenta della circolare consegnata in bozza e l’invio di evidenze che indichino al Dr. Famiglietti eventuali modifiche o precisazioni da inserire nel testo finale.

Il Gruppo di Modena raccoglierà una serie di esempi esplicativi dei vari documenti postali che sono in possesso dei collezionisti, al fine di creare una sorta di data base fotografico esemplificativo che sarà sottoposto ad uno o più sovraintendenti ai beni archivistici, al fine di definire una sorta di schema condiviso di documenti ed oggetti postali che non sono di interesse storico e come tali non dovranno essere oggetto di discussione sulla legittimità del possesso.

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