Faccio seguito alla nuova news di ieri, del socio Moscadelli e mi sono ricordato di avere messo da parte alcune di queste TPLabels. Come si può provengono da diverse località, ma il colore e il tipo di nastro sono sempre gli stessi. Mi permetto quindi di fare alcune considerazioni; ovvero che mi sembra poco probabile che tutti gli uffici postali siano in possesso dello stesso tipo di nastro adesivo poiché dovrebbe essere stato fornito uniformemente da Poste Italiane (per quale uso particolare?). Il tipo e colore dello stesso,simile al nastro isolante, non mi sembra così facilmente reperibile ovunque. Il senso e il modo di applicazione sono sempre gli stessi.In un caso è stato applicato due volte. Il fatto che il nastro debordi superiormente e che non sia stato rifilato durante la fabbricazione delle etichette significa, a mio parere, che non sia una carta ricongiunta in fabbrica; né, per i motivi sopradescritti, causata da una riparazione nell’ufficio postale. Ho notato, in passato, che quando viene aperta una nuova bobina per inserirla nella macchina,il nastro di chiusura è bianco e comunque le prime etichette vengono sempre eliminate per l’avvio della macchina dopo la ricarica. E’ escluso quindi che si tratti della prima etichetta del rotolo,anche perché data l’alta visibilità del nastro adesivo, sarebbe comunque notata e eliminata dall’impiegato postale. Quindi, mi sono recato nel vicino ufficio postale per ulteriori informazioni,dove mi hanno detto che queste etichette sono semplicemente le ultime del rotolo e il nastro adesivo è usato in fabbrica per fissare il nastro di etichette al rotolo di cartone su cui questo viene avvolto. Certamente sono stato facilitato in tutte queste considerazioni dal fatto di avere una certa quantità di queste etichette da esaminare. E sinceramente ero già a conoscenza della provenienza di queste etichette, ma mi è sembrato divertente “romanzare” un po’ la storia. Alla prossima, TP Label! Aldo Poli -Bergamo