Inserito 20-08-2015
Argomento: (News) by info@cifo.eu

Prioritario20090614La prioritaria non esisteva più da anni. Era già diventata posta ordinaria, anzi, posso dire che se manterranno la parola dei giorni alterni, qui a Cassina de Pecchi (MI) la situazione migliorerà, perché per un certo periodo l’alternanza era ogni tre settimane! Forse una dichiarazione di consegna entro quattro giorni è più onesta di adesso e forse nessuno più userà la Posta Prioritaria ovvero il vecchio servizio espresso? Certamente potevamo aspettarci un “chiarimento” sul servizio ma non certo un aumento di tariffe per avere molto meno. Siamo forse i più cari in Europa? E col servizio peggiore? Ma la cosa che mi sorprende di più non è tanto che AGCOM abbia approvato quanto richiesto, ma è ovvio che cane non morde cane, ovvero che politico non sconfessa politico. Il fatto e che nessuno giornale, ne quotidiano nè altro, abbia mai fatto una seria inchiesta sul disservizio postale; non sulla parte bancaria o assicurativa o telefonica o altro che vanno benissimo, può essere definito solamente SCANDALOSO. Ho provato a stuzzicare qualcuno, ma senza risultato. Sembra che il quarto potere abbia abdicato a favore di quello politico. Chiedo scusa per il tempo che faccio perdere. Cordiali saluti Manlio De Min – AICAM

Nell’immagine in alto una lettera inoltrata il 14 giugno 1999 giorno di emissione del primo francobollo dedicato al Servizio Prioritario che sarebbe stato avviato solo una settimana dopo ovvero il 21 giugno 1999 e che sarebbe stato abolito di fatto il 30 maggio 2006. Con Decreto Ministeriale del 19 maggio 2006 il Ministro delle Comunicazioni On. Landolfi, aboliva il servizio postale ordinario, in quanto Poste Italiane davano ampie garanzie che tutta la posta viaggiava oramai come “Prioritario” ovvero con consegna entro le 24 ore in oltre il 90% dei casi. La posta ordinaria scambiata nel 2005 era di 384.334.000 mentre quella ordinaria era pari a 2.869.105.000 (pag. 45 Bilancio 2005 di Poste Italiane) passo quindi di fatto dal 1 giugno 2006 da 45 a 60 centesimi di costo con un immediato aumento dei ricavi.

Scarica il pdf del Bilancio 2005 di Poste Italiane cliccando QUI

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