dettaglioannullopennaannullopennaGli annulli a penna del periodo classico degli antichi stati, rappresentano una forma di collezionismo molto ricercato e per alcuni versi anche molto “sofisticato”. Con lo sviluppo del sistema postale nel Regno d’Italia, già agli inizi del ‘900 la presenza di annulli a penna sui documenti postali, divenne molto rara se non del tutto casuale. Se ci spostiamo da allora ai giorni nostri, le ultime statistiche mostrano che la corrispondenza resa franca con “francobolli” rappresenta oggi meno del 10% ca. di tutto il volume di posta circolante sul nostro territorio, questo a favore dei sistemi automatici di affrancatura quali: le macchine affrancatrici (rosse) le TP Label e tutte le forme di Posta Massiva o posta prepagata come la Posta Target. Decimata la parte di posta affrancata, quella poca che rimane, molto spesso non viene timbrata; mancando gli annulli, questi documenti secondo i canoni collezionistici, dovrebbero perdere interesse storico postale, anche se questa posta non annullata rappresenta la testimonianza pratica dei nostri tempi e come tale qualche pezzo inserito in una collezione potrebbe benissimo trovare spazio. Nelle immagini a lato, vi presentiamo una busta di grande formato affrancata con francobolli della serie ordinaria di Posta Italiana, per 5,20 € corrispondende alla tariffa del 6° P.to per l’interno (da 351 a 1000 gr.) Come è possibile vedere i francobolli sono stati annullati a penna probabilmente dal postino che l’ha consegnata. Per dovere di cronaca, il documento opportunemente ripiegato, troverà posto in una pagina della collezione sulla serie ordinaria di “Posta Italiana” che stiamo preparando per la 5^mostra filatelica Giovanni Riggi di Numana che si terrà a Pecetto Torinese il 6 e 7 Ottobre p.v.

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