E’ difficile condensare in poco spazio la vita di Beppe Ermentini (1919-2003), noto architetto cremasco scomparso 16 anni fa che quest’anno ne avrebbe compiuti cento.
Appartenente a quella generazione che seppe far rinascere l’Italia dopo la guerra era una personalità plurale con tanti interessi e un arcipelago di attività le più disparate. Architetto, pittore, poeta, collezionista, pasticcere, amministratore, presidente del Museo di Crema, importante Filatelista a livello mondiale.
Presidente della Federazione tra le Società Filateliche Italiane, Albo d’Oro della Filatelia Italiana, Fellow della Royal Philatelic di Londra, consigliere dell’Académie Européenne de Philatélie….,
Moderno “uomo del Rinascimento” persegue la bellezza delle forme, non solo per ragioni estetiche, ma come principio di vita. Curioso accumulatore di tutte le cose e in particolare delle testimonianze più umili e semplici del nostro passato. Wikipedia gli dedica un apposito profilo.
E’ stato prigioniero di guerra in Germania e il suo diario è stato pubblicato.
Il Circolo Collezionistico Cremasco intitolato a lui organizza una serata in occasione del centenario della nascita presso il Museo di Crema, sala Pietro da Cemmo, martedì 19 marzo 2019 alle ore 21, ingresso libero. Proiezioni e testimonianze cercheranno di ripercorrere le sue numerose vite cercando di comprendere qualcosa delle sue tante attività.
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