Inserito 15-12-2015
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1Scudo
3ScudiTorino, 11 dicembre 2015 – È di 2.700.000 euro il realizzo complessivo (diritti inclusi) dell’asta Bolaffi di filatelia che si è svolta il 10 e l’11 dicembre a Torino, con circa l’80% di lotti venduti (su 1800 in catalogo). Top lot assoluto una raccolta molto avanzata di francobolli del Regno d’Italia che comprendeva, tra l’altro, una quartina di esemplari del “Volo di ritorno”: l’insieme è stato aggiudicato a 91.500 euro (comprensivi di diritti).
Nella sezione Stato Pontificio gli altri due pezzi forti dell’asta, a pari merito con la stessa aggiudicazione di 51.240 euro (con diritti), ossia la busta del 1863 da Roma a Bruxelles affrancata con tre esemplari dello scudo rosa carminio (seconda più alta affrancatura dello Stato Pontificio, tra le massime rarità dei Ducati italiani), e la lettera del 1868 da Roma a Cesena con una striscia di cinque esemplari del 3 centesimi grigio della seconda emissione. Rialzi record per un lotto di francobolli delle colonie inglesi aggiudicato a 40.308 euro da una base d’asta di 2.500; due album di affrancature degli Antichi Stati italiani tra il 1850 e il 1880 con decine di certificati Giulio Bolaffi, passati da un prezzo di partenza di 5mila euro a 32.940; una collezione molto estesa, dal 1850 al 1990, incentrata su Colonie inglesi, francesi, paesi europei, asiatici, africani e sudamericani ceduta anche questa a 32.940 dai 6mila di partenza; un insieme di emissioni specializzate delle occupazioni tedesche (1940/45), aggiudicati complessivamente a 33.110 euro (la base era 5mila). Tornando al capitolo dello Stato Pontificio, la busta da Ferrara per Firenze con affrancatura tricolore nel primo giorno d’emissione, 1° gennaio 1852, ha più che raddoppiato la base d’asta di 15mila euro ed è stata ceduta a 31.720. Alla stessa cifra è stata aggiudicata anche la busta da Roma a Firenze del 20 febbraio 1869 con due esemplari del 3 centesimi grigio della seconda emissione e uno del 20 centesimi rosso indiano della terza emissione su frontespizio di fascetta: una delle massime rarità note della serie dei centesimi non dentellati. Sempre nel nutrito capitolo degli antichi Stati italiani, l’affrancatura mista tricolore fra un tre soldi della quinta emissione del Lombardo-Veneto e tre valori della quarta e quinta emissione d’Austria del 1865 è stata ceduta a 30.500 euro. Punta di diamante dell’importante collezione dedicata alle trasvolate italiane, l’esemplare nuovo del De Pinedo di Terranova del 1927 è stato aggiudicato a 28.640 euro. Quello proposto in vendita era accompagnato da uno storico certificato di Giulio Bolaffi risalente al 1966. Acquistato per 24.400 euro uno dei pezzi di maggior interesse relativi al Regno d’Italia: uno dei 37 esemplari nuovi del 10 corone emesso nel 1918 − in seguito alla liberazione della Venezia-Giulia dopo la fine del primo conflitto mondiale − sovrastampando l’analogo valore austriaco. Tra le particolarità, nella sezione Destinazioni ha ottenuto un ottimo risultato un’assicurata di grande rarità, sia per l’affrancatura sia per il paese di arrivo, dallo Stato Pontificio all’isola di Réunion con affrancatura tricolore (2 baj. bianco prima emissione + una coppia orizzontale di 6 baj. lilla-azzurrastro e uno scudo rosa carminio) è stata aggiudicata a 20.740 euro da una base di 8.500. Sia i realizzi molto superiori ai prezzi di partenza, sia la percentuale elevatissima di venduto dell’asta testimoniano il sorprendente ottimo stato di salute della filatelia italiana e internazionale come dimostrato in quest’occasione, sia dalle numerose telefonate − dagli Stati Uniti all’Australia – sia dalla grande presenza in sala di professionisti e collezionisti arrivati a Torino, oltre che da tutta Italia, anche da Gran Bretagna, Germania, Spagna, Est Europa e Cina.

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