L’AISP, l’Associazione Italiana di Storia Postale, perde la sua guida, ieri la notizia della scomparsa di Angelo Simontacchi è circolata rapidamente tra i collezionisti; Angelo è mancato per un malore alle 8.30 mentre era in vacanza nella sua casa estiva di Santa Margherita Ligure (Genova). I funerali si terranno a Milano, lunedì 31 luglio.
Alla famiglia le più sentite condoglianze da parte del Consiglio Direttivo del CIFO a nome di tutti gli associati.
Collezionista raffinato dei francobolli della serie “Leoni” e della storia postale di Formosa negli ultimi anni aveva avviato un programma d’internazionalizzazione dell’Associazione che si è esplicitato con le Bilaterali con il DASV a Sindelfingen nel 2012, riproposta a Milano nel 2014 e con la Federazione Portoghese nel 2014 a Viana Du Castello.
Ha avuto di recente il piacere di poter festeggiare l’anniversario del 50° dalla fondazione dell’AISP, con l’Unione Filatelica Lombarda con cui condivideva da anni sede e l’organizzazione di eventi.
Ha avuto il merito di rilanciare la rivista “Cursores” ferma da alcuni anni, ora il timone dell’AISP passa al Vicepresidente Federico Borromeo.
IL SUO PROFILO PROFESSIONALE (tratto da un articolo di Repubblica online)
Angelo Simontacchi, classe 1941, milanese, sposato con due figli, ha passato una vita alla società di costruzioni Torno dove è stato consigliere delegato. La sua famiglia è originaria di Castano Primo, alle porte di Milano, dove possedeva delle filande. Entra nella Torno come impiegato appena ottenuto il diploma di ragioniere, si impegna, lavora sodo “come un vero lombardo” dicono di lui i collaboratori che lo descrivevano “come una persona dal carattere eccezionale”. Sale tutti i gradi della gerarchia aziendale. Diventa direttore amministrativo e poi direttore generale. Accompagna, passo dopo passo, lo sviluppo del gruppo, che a fine ’91 raggiunge un fatturato di circa 700 miliardi dell’epoca (ca 350 Milioni di Euro). Angelo era solito iniziare il lavoro ogni giorno alle 7,30 ed uscire per ultimo dal suo ufficio di Milano in Via Giovanni da Procida. E sulla base di questo impegno che costruisce il successo dell’ azienda con commesse in Italia e in tutto il mondo. Dalla Metropolitana Milanese alle autostrade, fino alle dighe in Africa e in Sud America ma anche un pezzo di Eurodisney dove ha realizzato l’ impervio Big Thunder Mountain. Un’ azienda modello per conti e profitti tanto che nell’ 86 nella la classifica di Mediobanca, una specie di hit parade dell’ industria nazionale, la colloca al primo posto per redditività. Su ogni 100 lire di fatturato 38 di profitti. Un record. Era conosciuto negli ambienti dell’ economia, della politica e dello sport. Nel 1987 è stato consigliere di amministrazione dell’ Inter di cui è tifoso, e che segue dagli spalti dello stadio che la Torno aveva contribuito ad ampliare per Italia ‘ 90.
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