Inserito 22-02-2014
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StatiGenerali20140121
Circoliamo una lettera inviata dall’Ing. Piero Macrelli Presidente della Federazione ai Circoli ed Associazioni Filateliche Nazionali.


Cari Amici, è con molto piacere vi trasmetto la lettera inviatami dal Vice ministro Catricalà, che ringrazio, per la simpatia che, ormai da lungo tempo, dimostra per la Filatelia e per l’attenzione che dedica alle problematiche del nostro mondo. Sono certo che, con il contributo di tutti, la situazione potrà velocemente migliorare. Cordiali saluti Piero Macrelli

MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO – Roma, 4 febbraio 2014
Caro ingegnere,
ho ricevuto il Suo messaggio di posta elettronica del 29 gennaio u.s. con il quale riassume la posizione della Sua Organizzazione in merito ai temi trattati nell’incontro che l’Associazione Filatelisti Italiani Professionisti ha organizzato a Roma lo scorso 21 gennaio, al quale ha partecipato anche questa Amministrazione, in qualità di soggetto emittente delle carte-valori postali dello Stato italiano. Prima di tutto desidero complimentarmi per la riuscita della manifestazione in un momento non facile. È infatti opinione condivisa che la filatelia si trova ad attraversare una fase di difficoltà, dovuta ad un significativo e costante calo del numero dei collezionisti. In particolare, è evidente che l’interesse per il francobollo, sia quello di nuova emissione sia quello antiquariale, è soggetto ad un lento ma continuo decremento. Dai dati emersi nel corso dell’incontro, il calo del numero degli appassionati può essere ricondotto essenzialmente al mancato ricambio generazionale e, in maniera minore, all’abbandono da parte di chi è già appassionato. A giudizio dell’Amministrazione, le ragioni del mancato ricambio generazionale vanno ricercate principalmente nella molteplicità di interessi che coinvolgono le nuove generazioni e che fanno passare in secondo piano non solo il francobollo, ma anche le altre forme di collezionismo tradizionale, superate dalla naturale evoluzione degli interessi dei giovani e dai numerosi stimoli cognitivi provenienti da una molteplicità di fonti, ad iniziare da internet, tutte peraltro portatrici di cultura al pari della filatelia. Ciò premesso, l’Amministrazione – per la quale il francobollo rimane principalmente una carta-valore postale destinata all’affrancatura della corrispondenza e, pertanto, avulsa da ogni logica di tipo commerciale – pone la massima attenzione, nella fase di definizione del programma annuale delle emissioni, alle esigenze del collezionismo filatelico, selezionando temi e soggetti di interesse generale, anche avvalendosi del supporto della Consulta per l’emissione delle carte-valori postali e la filatelia. In questo senso il nostro impegno deve essere unanime, sì da assicurare emissioni di particolare qualità, il che non sempre si associa alla quantità dei soggetti prescelti. A tal riguardo, con riferimento alle Sue osservazioni in merito alla tempistica ed alle modalità di funzionamento dell’organo tecnico-consultivo ministeriale, desidero confermarle quanto già ho avuto modo di rappresentarle con la mia nota prot. n. 22968 del 21 novembre u.s. circa l’impegno dell’Amministrazione a far sì che il programma di emissione delle carte-valori postali venga definito entro il mese di luglio dell’anno precedente a quello di riferimento, acquisendo il parere della Consulta per l’emissione delle carte-valori postali e la filatelia. Relativamente, infine, a quanto da Lei rappresentato circa le difficoltà di reperimento dei francobolli presso gli uffici postali, invero già a conoscenza di questa Amministrazione, ed alle modalità di distribuzione dei francobolli sul territorio, rilevo che la normativa di riferimento appare chiara nel disciplinare la materia. Come è noto, l’art. 215 del Regolamento approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1982, n. 655, prevede che la vendita delle carte-valori è fatta indistintamente da tutti gli uffici postali, di guisa che ogni nuova emissione di francobolli deve essere distribuita e posta in vendita presso ciascun ufficio postale della Repubblica, allo scopo di perseguire l’obiettivo della massima diffusione del messaggio affidato dall’Amministrazione alla singola carta-valore. Dalle Sue osservazioni rilevo che vi sarebbe ancora una certa difficoltà di reperimento dei francobolli sul territorio. Sul punto, l’Amministrazione ha già più volte espresso la disponibilità a supportare ogni iniziativa tesa a favorire la massima circolazione delle carte-valori, anche attraverso l’aumento delle tirature delle singole emissioni celebrative, commemorative e tematiche, così da assicurare a ciascun ufficio postale una adeguata dotazione per ciascun nuovo francobollo, alla quale tuttavia deve necessariamente corrispondere una mirata e più vigorosa azione di promozione e vendita. Cordiali saluti, Antonio Catricalà

Ministero dello Sviluppo Economico, Uffici di diretta collaborazione del Ministro – Struttura: SVM-COM – REGISTRO UFFICIALE
Prot. n. 0002627 – 05/02/2014 – USCITA

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Commenti

Commento inviato il 22 Febbraio, 2014 alle 20:20

Ciao, con il più dovuto rispetto per la carica ricoperta dal Vice ministro Catricalà, mi sembra che non abbiano ancora capito che non è aumentando la tiratura delle emissioni che si avrà il riavvicinamento o la scoperta, da parte delle nuove generazioni, alla filatelia, visto che aumentando la tiratura ma spingendo l’uso delle PT label si avrà di conseguenza maggiori giacenze negli sportelli postali con il sicuro disinteresse da parte dei collezionisti ed appassionati dei dentelli….
approposito di dentelli, non sarebbe meglio far tornare la tiratura degli adesivi solamente per gli ordinari?
oppure, a discapito della storia: togliamo gli Ordinari e facciamoli tutti commemorativi, anche i bassi valori, al fine d’incrementare la diffusione del messaggio filatelico-storico?
non sò se l’hai letto ma prova a dirmi cosa ne pensi di ciò che William Verzellesi 2 settimane fa.ciao ciao simone


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