ISSPRelatoriPrato 14 Febbraio 2015
Un giorno per “Posta e amore” questo il titolo che quest’anno l’organizzatore Bruno Crevato Selvaggi ed il Direttore dell’Istituto di Studi Storici Postali di Prato; Andrea Giuntini hanno voluto come filo conduttore dei colloqui che hanno visto avvicendarsi al desco delle presentazioni:

– Massimiliano Pezzi, “L’amore… diplomatico a Costantinopoli nella seconda metà del Settecento”
– Giuseppe Pio Cascavilla, “L’amore filiale nella diplomazia nell’Europa ottomana agli inizi del XIX secolo”
– Armando Serra, “Fedeltà del principe Massimo al papa nel 1870”
– Fabio Vaccarezza, “L’amore nelle poste locali e nei cinderella”
– Graziano Mamone, “Una passione corris-posta. Forme e percezioni della comunicazione amorosa in contesto bellico”
– Bruno Crevato-Selvaggi, “Erotismi postali”
– Flavio Riccitelli, “La posta aerea – Un mezzo veloce anche per veicolare i buoni sentimenti”
– Andrea Giuntini, “Le signorine del telegrafo”
– Rosalba Pigini, “Quanto amore viaggia per posta (…per chi lo sa vedere)!”
– Claudio Ernesto Manzati, “Donne in posta”
Mentre in video conferenza Skype dagli Stati Uniti
– Ombretta Frau, “Serao e Antelling

Si è trattata di una festa degli innamorati trascorsa parlando dei sentimenti veicolati attraverso il sistema postale, Claudio Ernesto Manzati con la sua relazione Donne in Posta , rivolta non sul ruolo femminile in Poste Italiane o più in generale legato alle attività svolte in campo postale dalle donne, ma più che altro ha rappresentato un excursus sull’immagine femminile in filatelia partendo dalla Regina Vittoria, la cui immagine è universalmente riconosciuta “Filatelicamente” come la più importante per aver contribuito a rendere famoso il Penny Black, primo francobollo al mondo. E’ passato attraverso le innumerevoli immagini della “Marianna” emblema de “La Post” di Francia, focalizzandosi sulle “Donne” rappresentate nei nostri francobolli italiani, in particolare su quelli ordinari che presentano nelle serie ordinarie: Democratica, Italia al Lavoro, Siracusana e Michelangiolesca alcuni volti femminili anche se in numero ridotto rispetto a quelli maschili. Ha infine grazie alla serie ordinaria delle “Donne nell’Arte” che ha permesso in Italia la sua massima espressione iconografica postale del volto femminile per una decina d’anni a partire dal 1998. Manzati ha trovato modo quindi d’enfatizzare il collezionismo di questa serie ordinaria che è particolarmente interessante dal punto di vista filatelico, in quanto è l’ultima serie ordinaria stampata su carta filigranata e presenta ancora alcuni valori stampati in calcografica, le successive serie ordinarie del Prioritario e di Posta Italiana sono poi state stampate “purtroppo” su carta adesiva e non è un caso che siano stati realizzate innumerevoli stampe fraudolente di quasi tutti i suoi valori. Ha continuato indicando come questa serie ha generato interessanti varietà di colore tra le quali: la Donna Blu, Verde, Grigia e Nera con poche varietà di dentellatura e solo due falsi nei valori da 41 e 45 centesimi, nonostante il suo largo uso. Si tratta di una serie che non è ancora stata studiata, e che il materiale si trova in quantità ed a costi ancora contenuti; dal punto di vista Storico Postale è ancora tutta da scoprire nei suoi periodi tariffari nei quali è rimasta in uso e nelle sue emissioni: in lire del 8 luglio 1998, in doppia moneta lire/€ del 28 gennaio 1999 e in € a far data dal 02 gennaio 2002 in avanti. Ha conclusione della sua relazione, Manzati ha indicato che è una serie da iniziare a collezionare perché da spazio per interessanti ritrovamenti, studi e l’eventuale realizzazione di una monografia sull’argomento non ancora pensata; rappresenta quindi un terreno vergine per giovani appassionati ma anche per i più esperti che in modo lungimirante forse anche grazie a questa relazione inizino da oggi a studiarla. Chi ama la “Filatelia” e le “Donne” non può non iniziare ad amare questa bella serie ordinaria soprattutto oggi nel giorno di San Valentino.

La relazione di Claudio Ernesto Manzati è scaricabile in formato pdf cliccando QUI mentre le tutte altre sono visionabili attraverso il sito dell’Istituto http://www.issp.po.it/

“Si è rivelato un approfondimento a 365 gradi come siamo abituati noi”, ha commentato, pochi minuti dopo la chiusura dei lavori, il direttore dell’Issp, Andrea Giuntini. “Siamo un network che funziona”. Undici gli esperti (ricercatori universitari, studiosi di storia postale e filatelisti) che si sono avvicendati al tavolo, affrontando -ognuno in quindici minuti- aspetti diversi ma che condividono il tema scelto.Nel contesto sono state valorizzate alcune recenti donazioni di materiale all’Istituto. In particolare quelle volute dal giurato tematico Giancarlo Morolli nonché dagli eredi dei collezionisti Gianni Deppieri e Gianfranco Pastormerlo. Di un ultimo progetto, ideato da Roberto Monticini e riguardante la raccolta delle pubblicazioni “Bullettino postale”, si tireranno le somme definitive nei prossimi giorni.
Questo in sintesi il commento ufficiale dell’ISSP attraverso il suo portavoce Fabio Bonacina che ha gentilmente offerto le immagini qui allegate.

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