Le prime segnalazione riguardanti l’oggetto che andrò a descrivere risalgono alla fine degli anni 90, da allora solo fugaci apparizioni, segnalazioni, in fondo scarso interesse; i sembra pochi (ma quanto pochi) esemplari, forse nelle mani sbagliate, incapaci di valorizzarli appieno, oggi si affacciano di nuovo con qualche pretesa in più. Si tratta di esemplari da 1200 (lire) che riportano il disegno ideato da Franco Maria Ricci sormontato dalla scritta Poste Italiane. Con ogni probabilità furono “progettati” e poi realizzati per essere successivamente scartati all’interno dell’I.P.Z.S. Se ne possono distinguere due tipi che si differenziano non solo per particolari nel disegno ma anche per caratteristiche di dentellatura e filigrana. Un tipo (A) è stato stampato su carta con filigrana stelle 4° tipo con orientamento orizzontale e perforazione a blocco (immagine superiore), l’altro (B) su carta con filigrana stelle 4° tipo con orientamento verticale e perforazione a pettine orizzontale (immagine inferiore). Il disegno si differenzia soprattutto per avere, il tipo “a pettine” (B), righe orizzontali che fanno da fondo alla vignetta con la particolarità di presentare, nel decorso di queste linee, delle “tacche” che creano un effetto ottico tale da creare la scritta “ITALIA” che si ripete quattro volte per esemplare. Tali scritte sono visibili solo ad una attenta osservazione ed erano sfuggite in tutti questi anni. Dei 12 esemplari che ho potuto esaminare 3 sono quelli del tipo “B”, che possono quindi essere considerati più rari; del tipo A uno è di un colore azzurro decisamente più tenue. Le caratteristiche tecniche mi hanno portato alla compilazione dei certificati che qui riproduco.
di Marcello Manelli – Pubblicato sul N° 70 de “La Ruota Alata” notiziario trimestrale dell’AFIS (IV Trim. 2009).
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