letterasinistraletteradestraQUESITO N° 34
Chiedo un parere sui francobolli da 10 cent. dentellati dello Stato Pontificio riportati sulle due lettere allegate, entrambe mi sembrano in corretta tariffa per il periodo di riferimento e riportano destinazione Francia. Nella lettera in alto il francobollo da 10 cent. mi è stato classificato come 26a del catalogo Sassone. Nella seconda lettera (in basso) il francobollo da 10 cent. differisce dalla tinta base 26 e non mi sembra somigliare al 26a.
Chiedo un Vostro parere su una eventuale classificazione. Posto a seguito i due francobolli facendo presente che quello in alto è il 26a ed in basso quello di cui chiedo conferma. I due francobolli sono riportati nell’immagine ingdrandita e scansionata a 600 DPI; nella mia verifica non ho tenuto conto di quanto riportato a matita nella seconda lettera come 26b. Ringraziando anticipatamente per il parere resto in attesa di un Vostro riscontro. Bruno Somella di Roma

RISPOSTA
E’ doveroso, in premessa al parere, riassumere la storia tipografica delle emissioni in centesimi dello Stato Pontificio. Per far questo ho attinto a quanto pubblicato dal “maestro” insuperato Mario Gallenga. Nel settembre del 1867, per effetto del cambio monetario da dettaglio
bajocchi a centesimi, venne emessa la nuova serie di francobolli. La differenza più grande , rispetto alla prima emissione, riguardava la carta. Infatti per questa seconda, ma anche per la terza dentellata, fu usata carta prodotta a macchina e colorata successivamente con pennello o rullo dopo una preliminare gessatura della superficie. Parliamo del valore del 10 cent. La produzione del non dentellato si realizzò con tre distinte consegne, da parte della Tipografia Camerale:
1. tra il 13 e 24 settembre per 512.000 esemplari
2. in novembre per 192.000 esemplari
3. tra il 3 gennaio e il 13 febbraio ’68 per 96.000 esemplari di cui,secondo il Gallenga circa il 10% dentellato successivamente come prova per la terza emissione.
E’ evidente che, considerando il numero di esemplari stampati, fu usata una solo partita di carta, per cui non sono catalogate nuance di colori diversi ma solo il vermiglio arancio, o arancio vermiglio se si considerano cataloghi diversi? L’emissione successiva avrà invece tirature e quantitativi notevolmente diversi, infatti a parte la tiratura preliminare, di cui sopra verranno realizzate, in tempi successivi, ben 8 tirature e oltre 5,5 milioni di esemplari:
1. tra 7/3-30/5 600.000
2. tra 2/6-7/9. 720.000
3. tra 9/9/68-3/3/69 960.000
4. tra/2/69-23/6/69 2.280.000
5. tra14/6/69-23/6/69 360.000
6. tra 7/12/69- 5/69. 960.000 su carta opaca
7. tra 2/4/70- 7/70. 960.000
8. tra 1/9/70. -25/9/70 657.000
Quindi per l’enorme tiratura, furono usate diverse forniture di carta, che ricordo, veniva acquistata in Germania. Questo ha generato quindi,riguardo ai colori ,francobolli con nuance diverse,anche se occorre dire che per il 10 cent, meno evidenti tra loro. Fatta questa lunghissima, ma non esaustiva premessa in quanto andrebbe anche spiegate le tipologie di dimensioni dei fogli, le dentellature ed altro, parliamo di colori. A mio avviso la situazione odierna della catalogazione dei colori dei francobolli pontifici, sia i baiocchi che in centesimi non e’affatto chiara ed a volte in contraddizione tale che e’, almeno per il 10 centesimi e’praticamente impossibile determinare “con certezza” il colore. Ripeto che l’affermazione sopra riportata e’ mia ma mi piace, ancora una volta citare e riportare testualmente quanto scriveva Mario Gallenga nella sua magistrale opera scritta assieme a Clemente Fedele : Strade, Corrieri e Poste dei Papisal Medioevo al 1877′ a pagina 545: “E veniamo ora alle tirature dei francobolli in centesimi,che nel 1867 furono le seguenti, con l’avvertenza che indicherò anche la data d’ordinazione oltre a quella di consegna. Questo perché le consegne venivano fatte per acconti, ma la data registrata e’quella dell’ultimo acconto che completava l’ordinativo. Questo potrà servire a chi vorrà fare uno studio serio sui francobolli in centesimi, che non sono dei due tipi catalogati,non dentellati e dentellati ,ma bensì anche di un terzo tipo intermedio, quello dei dentellati su fogli da 64 valori. Se ho parlato male delle attuali catalogazioni dei francobolli in baiocchi, devo dire ancora peggio per le catalogazioni dei francobolli in centesimi, piene di assurdità e di errori marchiani.
Risposta di Rocco Cassandri – Esperto di Pontificio

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