QUESITO N° 011 Vi invio le immagini di una busta spedita da Milano per Oxford il 15.12.1856 tramite VIA DEGLI STATI SARDI in porto assegnato (tassa 22 cancellata a penna) e manoscritta al verso, transito in rosso francese del 19.12.1856 e di Londra del 20 al retro, arrivo ad Oxford il 21 rispedita a Londra all’Hotel Piccadily bollo FIRST POSTAGE NOT PAID, arrivo il 22 con un bollo piccolo sul retro, rispedita successivamente a Parigi, cambiando destinatario con annotazione al verso e al recto, dove giunse il 22 con affrancatura coppia di due penny. Desidererei sapere se quanto indicato è giusto, ed il perchè non è stata tassata o affrancata nella prima riispedizione a Londra, ma solo nella seconda a Parigi. Vi ringrazio anticipatamente della vostra cortese risposta. Roberto Cruciani di Urbisaglia (MC)
RISPOSTA
La lettera fu spedita in porto assegnato da Milano a Londra e tassata in arrivo 1 sh. e 3 pence (poi corretto in 1sh.e 2p) ; poiché il destinatario si era trasferito a Londra, questa è stata rispedita con l’annotazione “FIRST POSTAGE NOT PAID” per evidenziare il fatto che, non essendo stata consegnata al destinatario, la tariffa di 1sh.e 2 pence non era ancora stata incassata. Da Londra la lettera venne rispedita a Parigi, riscrivendo l’indirizzo in alto al recto ma il rispeditore, per essere più chiaro sulla nuova destinazione, riscrisse l’indirizzo più visibilmente al verso della lettera stessa. Le poste francesi (che considerarono come fronte della lettera la parte con l’indirizzo riscritto al verso) tassarono la missiva in arrivo per 8 decimi con il loro tampone nero “8” secondo convenzione, cioè per il doppio della tariffa prevista per le lettere affrancate che dall’1.01.1855 era stata ridotta a 4 pence (corrispondenti a 4 decimi francesi). Il 22 che si legge al verso, si riferisce con molta probabilità al numero civico dell’indirizzo parigino della Rue Meslay, infatti lo ritroviamo scritto anche al recto della lettera nella parte superiore, e quindi non ha nulla a che vedere con quanto pagato da nessuno. La lettera è pertanto del tutto originale e interessante così come descritta ma la coppia del 2 pence non sembra appartenere alla lettera in oggetto. Ad un esame della foto l’annullo non sembra infatti essere passante. Se la coppia del 2 p. fosse appartenuta alla lettera, la tassazione di 8 decimi in arrivo non avrebbe avuto alcun senso, essendo questa in perfetta tariffa da 4 p. per la Francia, ma le poste britanniche avrebbero dovuto apporre sulla lettera il timbro P.D. in rosso; timbro del quale non si trova traccia. Si suggerisce di sottoporre ad un perito la lettera per verificare una possibile applicazione postuma della coppia di francobolli.
Risponde Angelo Teruzzi – Esperto di Lombardo Veneto e Regno di Sardegna
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